LED ZEPPELIN - Led Zeppelin I

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Parassita
    47474747

    Group
    Member
    Posts
    4,401
    Reputation
    +193
    Location
    Camera mia

    Status
    Anonymous

    Led Zeppelin - Led Zeppelin I(1969)


    image

    Line - up

    Robert Plant - voce, armonica
    Jimmy Page - chitarra
    John Paul Jones - basso, tastiera
    John Bohnam - batteria

    Track list

    1. Good Time Bad Times
    2. Babe I'm Gonna Leave You
    3. You Shooke Me
    4. Dazed And Confused
    5. Your Time Is Gonna Come
    6. Black Mountain Side
    7. Communication Breakdown
    8. I Can't Quit You Baby
    9. How Many More Times



    Ci saremmo potuti chiamare i Vegetali o le Patate... Che cosa significa Led Zeppelin? Non significa niente. (Jimmy Page)

    Era il 1968. Il giovane chitarrista Jimmy Page, appena concluso il “tirocinio” prima come bassista e poi come chitarrista negli Yardbirds al fianco di Eric Clapton e Jeff Beck, decide di formare un nuovo gruppo, i New Yardbirds. E' alla ricerca di un cantante. L'attenzione ricade su Robert Plant, un perfetto sconosciuto che milita a tempo perso negli Hobbstweedle e che si esibisce nei dintorni di Birmingham. Manca il batterista. Plant suggerisce a Page un suo amico, un ragazzone che fin da bambino aveva l'abitudine a percuotere tutto quello che trovava a tiro: John Bohanm. Manca il bassista. Page deve subire il rifiuto all'ultimo momento di Chris Dreja, il bassista degli Yardbirds ritiratosi dalla musica per dedicarsi alla fotografia (infatti realizzerà l'artwork di questo album). Così decide di affidarsi a John Paul Jones, una persona mite e dai modi schivi che aveva già collaborato con Jeff Beck per la realizzazione dell'album Truth. Nascono così i New Yardbirds, ma il nome dura il tempo di qualche esibizioni dal vivo. Fu scelto il nome Led Zeppelin. Tante sono le leggende sul significato e l'origine del nome, ma visto che gli uomini nascono e muoiono mentre le leggende sono eterne, preferiamo non saper la verità e rimanere nel mistero.
    Questo è primo capitolo del libro Led Zeppelin, Led Zeppelin I.
    Si sa che le cose, come nella vita, stanno nell'aria ma la differenza fa chi per primo le afferra. I Led Zeppelin non afferrarono mai niente di nuovo però in realtà fecero un passo ancora più importante: dare una nuove veste, più estrema, incisiva e d'insieme, ad elementi e contenuti che altre band ed artisti solitari avevano già prodotto e sviluppato negli anni immediatamente precedenti alla nascita dei Led Zeppelin. Questa è la prima chiave di lettura per questa band e per quello che ha rappresentato nel panorama rock nel decennio che va dal 1969 al 1979.
    Parlavamo di elementi ed è giusto soffermarsi ancora un attimo, prima di entrare nel merito del disco, su questo fatto. Jimmy Page (chitarrista giovane ma ricco di inventiva, classe, personalità e metodo) riesce a combinare il blues di Clapton, i riff secchi di Beck e i riff psichedelici ed acidi di Jimmy Hendrix. Robert Plant esalta l'immagine del rocker edonista, che non predica il mal di vivere bensì il vivere male, è un angelo con un microfono ma dalla profonda carica sessuale, dotato di una grande estensione vocale, sempre pronto a fottersi la prima donna che passa per poi arrivare fino alle lacrime quando decide di lasciare la sua amata. Bonzo Boham, uno schiacciasassi dietro le pelli, un furia da domare (sia con le bacchette in mano sia senza). John Paul Jones, grande tastierista e bassista di classe, vero elemento di equilibro del gruppo.
    La differenza tra i Led Zeppelin e gli altri gruppi è questa: gli elementi. I Rolling Stones avevano un grande guitar hero ed un frontman carismatico ma sono sempre stati un gruppo legato al rhythem&blues, Jimmy Hendrix aveva una classe ed una personalità troppo forti per poterle dividere in una band, gli Yardbirds (ed anche i Cream) erano un gruppo troppo legato al blues.
    Ed ecco perchè con questo disco possiamo parlare tranquillamente di un nuovo genere che, se pur nella sua apparente rivoluzionarietà, non fa altro che unire ed estremizzare diverse componenti: l'hard rock.
    Si parte con Good Times Bad Times. Il primo minuto è suonato come una classica band appartenente alla British Invasion: buon ritmo e ritornello orecchiabile. Ma già dopo il primo minuto e mezzo la situazione cambia drasticamente: Page piazza un assolo nervoso e tagliente al tempo spesso e tutta la canzone si snoderà tra le percussioni di Bonham e Plant che promette amore eterno (I'm gonna love you each and every day/You can feel the beat within my heart).
    La seconda traccia, Bebe I'm Gonna Leave You, è già una ballata romantica (riadattamento di un pezzo scritto 20 anni prima da Anne Bredon). La canzone si divide in due parti che si alternano più volte tra loro. Si inizia con Page alla chitarra acustica che si adagia sul basso di Jones, Plant che cerca di spezzarci il cuore (Babe, Baby, baby, I'm gonna leave you. I said baby, you know I'm gonna leave you.). Ma nella seconda parte, Bonham si scatena, frustando la batteria in maniera impressionante dove Plant continua ad urlare come un ossesso alla sua amata (Baby, baby, baby.That's when it's callin' me. I said that's when it's callin' me back home).
    Ho detto che i Led Zeppelin non fecero altro che unire ed estremizzare alcuni elementi già sviluppati da altre band? Bene, è il caso di You Shook Me, un pezzo scritto da Willy Dixion. Già Jeff Beck aveva realizzato una cover di questa canzone (non arrivava a durare più di 3 minuti). Ma questa è un altra storia. Un tipico un pezzo blues, con un Boham stranamente tranquillo ma preciso come un orologio, dove passano in rassegna prima la tastiera di Jones, l'armonica di Plant che si trasforma come per magia in un ipnotico interminabile assolo di un Page in stato di grazia. In tutto questo non poteva mancare la voce angelica di Plant che urla in modo isterico frasi con riferimenti sessuali abbastanza espliciti. (I have a bird that whistles/And I have birds that sing./I have a bird that whistle/And I have birds that sing).
    Questi sono i Led Zeppelin, che ci piaccia oppure no, ma il fatto rimane oggettivamente innegabile.
    Breve pausa. Siamo a Dazed And Confused, un pezzo scritto da Jacky Holmes già suonato nel '67 dagli Yardbirds. In questa quarta traccia si fondono blues, rock e musica psichedelica. Un pezzo oscuro, indemoniato, dove nella parte centrale Jimmy Page usa addirittura un archetto per suonare la chitarra con un Plant al limite della misoginia (Lots of people talkin', few of them know, Soul of a woman was created below).
    Your Time Is Gonna Come è una ballata melodica con un leggero accento folk, dove Plant riesce a dimostrare di aver una bella voce senza dover per forza urlare. Anche Black Montain si muove in punta di piedi, tra le soffici percussioni di Bonham e la litania acustica di Page.
    Ma con Comunication Breakdown il tiro dell'album torna sui livelli iniziali e la musica non cambia di un millimetro: sezione ritmica potente, Plant isterico sempre alle prese con problemi di cuore e un Page che si destreggia tra mille riff.
    La successiva I Can't Quit You Baby (anche questo di Willy Dixon) è, dopo You Shooke Me On, un'altra ballata blues. Magistrale il duetto tra la voce acuta e disperata di Plant (Yes you did babe. Ohh/Said you know I love you baby/My love for you I could never hide) e i riff lisergici e infiniti di Page.
    L'album si conclude con How Many More Times (altro riadattamento, questa volta di un pezzo di Howlin' Wolf), lunga cavalcata blues di otto minuti (anche se ad esser sinceri, dal minuto 3.00 in poi sa di scopiazzatura di Beck's Bolero di Jeff Beck dall'album Truth uscito un anno prima) dove la parte centrale riprende il suono dilatato di Dazed And Confused e le percussioni potenti di Bohnam la fanno da padrone. Il finale è tutto quello che di bello ci possa essere nel rock.
    Alla fine del disco ci rimangono solo due cose: il silenzio è un possente dirigibile che vola nell'aria.

    Edited by Sciarpi - 4/1/2010, 21:45
     
    Top
    .
  2. Norvegese
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    chapeau, sia alla band che all'album che all'autore!
     
    Top
    .
  3. John Hubert Cumberdale
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    il meglio del meglio. peccato siano cover a go go. tant'è che forse il vero esordio dei LZ lo troviamo nel secondo album. Comunque è tutta qua dentro la grande innovazione dei led zeppelin, disco enorme, come il secondo. Tutti gli altri vengono un po dopo, come gradimento, per quanto mi riguarda.
     
    Top
    .
  4. Norvegese
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    concordo, i primi 2 sono per me i migliori, il terzo più vario come sonorità e pochi momenti sottotono, il quarto sopravvalutato, la seconda metà non regge quasi il confronto con la prima
     
    Top
    .
  5. John Hubert Cumberdale
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Norvegese @ 6/3/2009, 18:46)
    concordo, i primi 2 sono per me i migliori, il terzo più vario come sonorità e pochi momenti sottotono, il quarto sopravvalutato, la seconda metà non regge quasi il confronto con la prima

    sono d'accordo, e sarei più severo col terzo.
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Parassita
    47474747

    Group
    Member
    Posts
    4,401
    Reputation
    +193
    Location
    Camera mia

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (John Hubert Cumberdale @ 6/3/2009, 18:47)
    CITAZIONE (Norvegese @ 6/3/2009, 18:46)
    concordo, i primi 2 sono per me i migliori, il terzo più vario come sonorità e pochi momenti sottotono, il quarto sopravvalutato, la seconda metà non regge quasi il confronto con la prima

    sono d'accordo, e sarei più severo col terzo.

    Si sono cover, però ecco, che cover! :)
    Si anche io il terzo lo digerisco poco. Il quarto album è "sopravvalutato" perchè Starway To Heaven e spesso tanti scelgono questo album come best, dimenticandosi i primi due.
     
    Top
    .
  7. John Hubert Cumberdale
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Sciarpi @ 6/3/2009, 18:56)
    CITAZIONE (John Hubert Cumberdale @ 6/3/2009, 18:47)
    sono d'accordo, e sarei più severo col terzo.

    Si sono cover, però ecco, che cover! :)
    Si anche io il terzo lo digerisco poco. Il quarto album è "sopravvalutato" perchè Starway To Heaven e spesso tanti scelgono questo album come best, dimenticandosi i primi due.

    vabè STH è più che una canzone bellissima, vale una carriera intera. e poi dentro c'è qualche altra canzone capolavoro, certo che però trovare un mix tra quelle e il meglio del precedente o dell'album successivo non mi sarebbe dispiaciuto, specialmente vista la natura piuttosto eterogenea di quegli album, niente affatto coesi.
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Parassita
    47474747

    Group
    Member
    Posts
    4,401
    Reputation
    +193
    Location
    Camera mia

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (John Hubert Cumberdale @ 6/3/2009, 19:07)
    CITAZIONE (Sciarpi @ 6/3/2009, 18:56)
    Si sono cover, però ecco, che cover! :)
    Si anche io il terzo lo digerisco poco. Il quarto album è "sopravvalutato" perchè Starway To Heaven e spesso tanti scelgono questo album come best, dimenticandosi i primi due.

    vabè STH è più che una canzone bellissima, vale una carriera intera. e poi dentro c'è qualche altra canzone capolavoro, certo che però trovare un mix tra quelle e il meglio del precedente o dell'album successivo non mi sarebbe dispiaciuto, specialmente vista la natura piuttosto eterogenea di quegli album, niente affatto coesi.

    Beh a quei tempi gli album nascevano come funghi, Page aveva un sacco di materiale, nei tour spesso sperimentavano qualcosa e poi negli ultimi 3 o 4 album "prendevano spunto" da altri un pò meno ufficialmente. E a volte si rifriggevano la propria roba. Per esempio io confondo sempre Misty Mountain Hop, Four Sticks e D'yer Mak'er.
     
    Top
    .
  9. John Hubert Cumberdale
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Beh a quei tempi gli album nascevano come funghi,

    ma mica sono stati molto prolifici, anzi, il terzo (per esempio) lo fecero solo per onorare i tempi cui erano obbligati da contratto, quindi l'idea di una sintesi tra terzo e quarto non solo ci sta, ma ci sarebbe stata alla grande anche per la band stessa.

    non ne parliamo poi del post-houses
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Parassita
    47474747

    Group
    Member
    Posts
    4,401
    Reputation
    +193
    Location
    Camera mia

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (John Hubert Cumberdale @ 6/3/2009, 19:28)
    CITAZIONE
    Beh a quei tempi gli album nascevano come funghi,

    ma mica sono stati molto prolifici, anzi, il terzo (per esempio) lo fecero solo per onorare i tempi cui erano obbligati da contratto, quindi l'idea di una sintesi tra terzo e quarto non solo ci sta, ma ci sarebbe stata alla grande anche per la band stessa.

    Era un riferimento generico al modus operandi delle band dell'epoca. Certo, se metti insieme il terzo e il 4 quarto viene fuori un disco, ma stiamo ragionando a posteriori (di circa 40 anni).
    Scendendo nel merito i Led Zeppelin non sono stati molto prolifici, 8 album in 10 anni. I Beatles ne han fatti 12 in 8. Paragonati ai Rolling Stones poi (se non sbaglio ne '68 erano già a 11, anche se loro avevano dischi diversi sia per il mercato europeo che per quello americano).
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Parassita
    47474747

    Group
    Member
    Posts
    4,401
    Reputation
    +193
    Location
    Camera mia

    Status
    Anonymous
    Per onesta intellettuale ho aggiunto questa breve riga in riferimento a How Many More Time:

    (anche se ad esser sinceri, dal minuto 3.00 in poi sa di scopiazzatura di Beck's Bolero di Jeff Beck dall'album Truth uscito un anno prima)

    Boh forse quando ho scritto la recensione non ci ho pensato nonostante la somiglianza sia evidente.
     
    Top
    .
10 replies since 5/3/2009, 21:43   1712 views
  Share  
.