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.We are just a moment in time
A blink of an eye
A dream for the blind
Visions from a dying brain
I hope you don't understand
L'angelo pare essersi restaurato nel corso delle due copertine, è radicalmente mutato dalla figura che appariva in Eternity, una veste decisamente modernizzata, dallo sfondo incolore,a far risaltar maggiormente il non volto al centro della figura, celato o assente che sia, dona una sensazione di maggior introspettività e desiderio di restar confinati tra i propri pensieri ; anche se la spiegazione più materialista la conferì Daniel, nell' indicare come ispiratore, un libro chiamato Alternative 3 (di Leslie Watkins ) che forniva una spiegazione ipotetica su teorie che potessero prevenire la distruzione del mondo,la terza possibilità era lasciare il pianeta. Dunque gli Anathema con questa copertina da “Angelonauta” , vollero esprimere una loro aggiuntiva opinione per la salvezza.
Ma i membri della band sono in realtà 4,e non è detto che i pareri in un gruppo debbano essere unanimi, Duncan infatti motiva la scelta del titolo interpretando il libro sovracitato da un lato diverso, oscurando l'effetto, punta il dito sulla causa :la cospirazione che poi porta alla formulazione delle tesi. Ed è per questo che molte delle liriche dell'album hanno la Fiducia come protagonista.
Esordire così, rende la fotografia del gruppo (entrato in sala di registrazione a gennaio del 1998,per poi uscirne sei mesi dopo) sicuramente più nitida, la creatività corre impetuosa sull'asse Patterson /Danny Cavanagh alternati da tranquilli separati in casa,mentre Shaun Steels si accomoda dietro le pelli. Ci sarebbero tutte le attenuanti per una raccolta di per se discontinua, eppure l'omogeneità rappresenta uno dei molteplici punti di forza di questo capolavoro.
"Shroud Of False" è la risposta prima della domanda,un intro dolcemente cinico affidato ad una unica strofa intrisa di significati,poi va via tra gli echi e i pensieri destati con esso, ci raggiunge "Fragile Dreams" tra una divina sezione fiati accompagnato da un crescendo di batteria culminante in un riff memorabile che ha la sua evoluzione solo poco prima che subentri il cantato,il risultato è di una emotività disarmante. “Empty” è decisamente il brano più catchy dell'opera, presentando una batteria addirittura programmata,Vincent riesce a fornire con la sua interpretazione vocale la rabbia all'intero pezzo,ottenendo una tregua solo per un breve intermezzo di pianoforte. Lo stesso strumento, contorna di note raminghe la confessione intimistica del vocalist nella successiva “Lost Control” delicatamente dissanguata da un fiume di violini. “Re-connect” è l'unico brano che spezza la dittatura compositiva del duo,è appunto firmata dal cantante, un vestito di accordi perfettamente indossato dai suoi numerosi cambi di registro.
L'inaspettato momento di serenità giunge con “Inner Silence”, filtrato di una tenera rassegnazione, sotto l'incisività delle pelli di Shaun ,la band continua a viaggiare nelle emozioni più introspettive dell'animo umano,senza soste ne retorica. Capolavoro strutturale è la titletrack, Duncan arpeggia nervoso un giro paranoico,turbinato dalle spaziali tastiere lisergiche, si manifesta la quarta alternativa:l'olocausto dell'umanita. Nel gelo di un ritornello che non esiste. È silenzio. È poesia eretta da un fraseggio di batteria e chitarra che squarcia la tensione accumulata.
Danny introduce altre novità nel sound della band, un hammond (!) si fa spazio nell'aria di una timida chitarra acustica,e la carica emotiva del fratello, ornata da cori e archi ,il risultato è ciò che le parole possono solo intrappolare, limitative in questo turbine di “sapori uditivi” assaggiati in 8 minutie nemmeno un secondo offerto alla noia. Patterson firma la strada verso la fine, la dolceamara “Feel” dai contorni organistici quasi religiosi ,e “Destiny” , incentrata nel gotico giro di tastiera (se ne risentirà il richiamo nella seconda parte di Going Nowhere quattro anni dopo, incluso nel primo cd dei suoi Antimatter) che accompagna la speranzosa preghiera di Vincent ,la ninna nanna che addormenta il dolore ,consegnadoci una pietra miliare degli anni novanta, frutto di emozioni catturate in dieci composizioni in maniera cosi efficace, da sentirle pulsare ogni volta,come insegna la fine del sesto brano.
When the silence beckons
And the day draws to a close
When the light of your life sighs
And love dies in your eyes
Only then will I realize
What you mean to me.
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Solita incommensurabile rece, ma come lo definiresti il loro genere?
P.S. Aggiorna la tua firma Gidan!!
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.Davide .
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emotive-gothic-dark metal 
a parte gli scherzi...
il disco di una parte delle mie vacanze estive, non solo per l'esperienza s-hammer-osa, ma per tante altre cose....per questo e altri motivi...ogni volta che mi ci trovo davanti non so che pensare/dire.
bello bello bello...
altri non ce ne saranno cosi.... -
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eh, ma se le metto tutte sai che casino... 
mh, genere... è una domanda ostica a cui non riesco a rispondere in una riga. IN questo disco io li sento parecchio rock orientati verso floyd, impreziositi da passaggi tastierati/hammond che danno a volte un tocco pressochè divino e "moderno" alle composizioni , resta legato nel riff a qualche sortita Metal ( Fragile Dreams , il migliore del disco accidenti e tra i 3 più belli della discografia) . Nel lato più agitato/triste, è tutta opera di Duncan . Più legato ad una tradizione Dead Can Dance/Gerrard magari, sono le basi di quello che saranno in futuro i primi Antimatter. certamente tra i 3 capolavori della band, ma diciamo che questo mette un pò tutti d'accordo per vari aspetti.
Lost control venne risuonata poi nel EP della nuova band "a dream for a blind" insieme a Destiny. menre Empty la suonò moss:. -
minister of r'n'r .
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insieme a fine day to exit, secondo me il miglior disco della band dei fratelli cavanagh. melodie bellissime e chorus splendidi, con pezzi come "fragile dreams" e "empty" su gli scudi. un lavoro di tessitura ottimo e quella cosi evocativa. melanconia e serenità si alternano ed amalgamano tutt'uno, creando un flusso sonoro deliziono. bel disco, nonostante queste non siano le sonorità che il sottoscritto ama. . -
.CITAZIONEinsieme a fine day to exit, secondo me il miglior disco della band dei fratelli cavanagh.
altra cosa che adoro di questa band.
nel chiedere alla gente che conosco "quali sono i tuoi dischi preferiti loro?" , le risposte davvero spaziano dal primo all'ultimo (con ovviamente qualche nome più votato) , ed è un merito non da poco
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minister of r'n'r .
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beh, premetto che a me fino a silent enigma in realtà non fanno impazzire...dal successore in poi, apprezzo più o meno un pò tutto, compreso a natural disaster..che ha tanti non è piaciuto.. . -
.CITAZIONE (minister of r'n'r @ 13/11/2007, 20:29)..che ha tanti non è piaciuto..
Ooohhh..ma vieni dalla terra del Dolce Stil Novo e mi scrivi così...mi cade un mito sui toscani!!
Vabbè, non generalizziamo
Mi ispirate proprio a sorbirmeli comunque..
Bè, Sabato li gusterò ed, eventualmente comprerò qualcosa
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minister of r'n'r .
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infatti non generalizzare, sono io la fava che non conosce l'italiano... 
cmq, sarà la 12esima volta che mi fai notare un'errore...senza aprire una polemica, intendi proseguire a lungo? sennò alla prima che vedo, faccio notare...pur off topicando..
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.CITAZIONE (minister of r'n'r @ 13/11/2007, 20:29)che ha tanti non è piaciuto..
addio... a tanti non so eh...
poi può anche non piacere a Fine Day To exit ad un metallarone diehard che venera l'estremo e ha sempre visto male le evoluzioni verso il rock.
Come appunto ad un radioheadiano può essere osticissimo un Serenades per il Growl e il timing di batteria. resta che Oggettivamente di solito nessuno ci si lamenta troppo sia per gli ultimi che per molti sono linfa dell'alternative rock del nuovo millennio, sia per gli esordi death/doom che rappresentarono la nuova era di Doom moderno in inghilterra insieme a MDB,Paradise ecc... insomma , di storia ce n è
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minister of r'n'r .
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ah beh, non frequento portali dedicati alla band, la mia dichiarazione viene da un'indagine più reale...nel senso dal vivo... . -
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eh appunto, sono opinioni come io pure ne ho riscontrate, ma non del tuo stesso tipo, perciò dicevo e in generale su una ventina di recensioni, ne trovai solo una che la trovava come un passo indietro...
poi posso capire che a natural non piaccia per forza a tutti e che può risultare triste nell'accezione di "moscio" , così come altri grandi dischi non piacciono a tutti... di certo non dicevo che gli anathema erano universalmente riconosciuti come la band che non sbaglia un disco e son perfetti, sia chiaro
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minister of r'n'r .
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si si, ma sei stato chiarissimo...il mio riferimento non era generico infatti, ma limitato proprio al loro ultimo disco in studio. non ho mai appronfondito molto la materia anathema\rapporti con webzine\stampa, ma spesso sul web si legge universalmente un gran bene. . -
.Davide .
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c'erano tanti metallaroni vicino le file mie al shammer che pure essendo grezzi e schifosi saltavano pieni di gioia...ricordo una ragazza che conobbi..non ricordo il nome però ora, cazzo....che mi fece compagnia per tutto il set degli anathema, a cantare, saltare, e tutto...e questa era una che nella vita "seguiva la scena estrema in modo pazzesco" (ceri concerti s'e vista..)
insomma .. bello anche per questo...acchiappa i metalloni che ascoltano i darkthrone così come i gai che adorano gli helloween e così via....
però the silent enigma al ministero non può non piacere nununununu. -
Neuros .
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Che bello è.
Potrei finire così e invece no
E'stato per me il più ostico, prima di tutto musicalmente, perchè la ruvidità dei riff presenti su quest'album è maggiore anche degli esordi, quelli colpivano, questi graffiano, ed è molto peggio.
A questo si aggiunge un lavoro pregno di disillusione a livello vocale/lirico, il risultato è corrosivo sotto il piano emotivo.
Citare una canzone di Alternative 4 è come scegliere l'impossibile, ognuna deve essere emotivamente incastonata con quella successiva, e a questo senso Fragile Dreams-Empty-Lost Control incarnano la perfezione. Empty dal vago sapore retrò poi, come ha detto benissimo Fede. E gli archi di Lost Control sono la deviazione della mente appunto.
Neanche questo è il mio preferito però.
La rece bellissima però..
ANATHEMA - Alternative 4(1998) capolavoro indiscusso tra gli ultimi gemiti metallici. |
