PORCUPINE TREE - On The Sunday Of Life

(1991) esordio di Wilson...

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    'I am a Shadow and I dwell in the catacombs which border the country of illusion hard by the dim plains of wishing'
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    Dopo una manciata di cassette ( "Tarquin's Seaweed Farm", "Love Death and Mussolini" e "Nostalgia Factory" ) , per il giovane Wilson è ora di dar sfogo al suo estro finalmente per un full, decide di riarrangiare pezzi dai suoi esordi ( i rimanenti, verranno affidati alle cure della raccolta “Yellow Hedgerow Dreamscape” ) , con la sola apparizione di 3 guests in altrettanti brani. Per il resto si delinea la figura di uno Steven Stakanovista, artefice della sua musica nella sua totalità, con l'aiuto della drum machine e l'impeto della giovinezza, che fa capolino a tratti, tradita dal timbro vocale di alcuni pezzi , e da una discontinuità più che comprensibile. Originariamente il disco veniva diviso in quattro parti : First love; Second sight; Third eye; Fourth bridge . Tal catalogazione è scomparsa nelle inevitabili remastered in seguito, ma a giudicare dalle tematiche, non sarà difficile per l ascoltatore, inquadrare le sezioni. Il lato profondamente sognante, a tratti ambient, condito da sezioni d' Oboe ( “Music For The Head” ) è una promessa mantenuta successivamente con la titletrack, difficile far risaltar meglio certi passaggi onirici nonostante il basso buget a disposizione (“Begonia Seduction Scene” sarebbe bene fantasticare su come renderebbe con un audio 5.1) . È uno scorrere di minuti, il tempo, segnato dal pendolo di “Space Transmission” ( recitata in spoken ) a fornire all'ascoltatore il punto forte delo status acerbo di questo LP, la varietà stilistica di brani che attualmente non ci sogneremo mai di sentir passare per la mente dell'artista, “Jupiter Island” strappa qualche sorriso imbarazzato per il suo ottimismo stile surf rock alla beach boys o il pasticcio dancereccio di “ Linton Samuel Dawson” , non verranno certo mensionate tra i brani più riusciti del lotto e della storia della band, ma come non riconoscere in “This Long Silence” un apprezzabile tributo alla New Wave condito da un acidissimo assolo assolutamente incisivo?
    Gli omaggi alla Psichedelia invece, rifuggono un po' dal mero luogo comune dei Pink Floyd, quanto spostati nell'ottica del bizzarro Barrett nella maniera più specifica, una chitarra in “ Queen Quotes Crowley” scappa fulminea tra i timpani e vi assicuro ,non la afferrerete. Semmai imparerete a conviverci, e forse a rimanerne colpiti, essa si fermerà a ringraziarvi donandovi barlumi di classe cristallina come la suite “It Will Rain For A Million Years” , il goiellino minimalista “Nine Cats” e le tinte ombrate degli 80's in “Radioactive Toy” , resa sicuramente più celebre in Coma Divine, ma codesta versione dilatata offre diversi spunti riflessivi sul songwriting di Stevie, discreto padrone dei propri mezzi, sfocia nella psichedelia, senza farsi risucchiare dalle sue stesse trame.
    Non è il fantasma, bensì l'immagine di Syd a fluttuare danzante anche sulle corde acustiche di “Footprints” , risaltante composizione di sei minuti tra fuggenti intermezzi elettrosonori quanto sperimentali, non tutto è oro, ma un buon oggetto artistico da ascoltare per gli episodi elencati, valutarne la crescita artistica , e ricordare che lo scheletro della band non era ancora formato nemmeno nei suoi musicisti storici.


    1. Music For The Head - (Wilson) - 2:42
    2. Jupiter Island - (Wilson / Duffy) - 6:12
    3. Third Eye Surfer - (Wilson) - 2:48
    4. On The Sunday Of Life - (Wilson) - 2:11
    5. The Nostalgia Factory - (Wilson / Duffy) - 7:25
    6. Space Transmission - (Wilson) - 2:59
    7. Message From A Self-Destructing Turnip - (Wilson) - 0:27
    8. Radioactive Toy - (Wilson) - 10:00
    9. Nine Cats - (Wilson / Duffy) - 3:55
    10. Hymn - (Wilson) - 1:14
    11. Footprints - (Wilson, Duffy) - 5:59
    12. Linton Samuel Dawson - (Wilson, Duffy) - 3:05
    13. And the Swallows Dance Above the Sun - (Wilson, Duffy) - 4:03
    14. Queen Quotes Crowley - (Wilson) - 3:55
    15. No Luck With Rabbits - (Wilson) - 0:45
    16. Begonia Seduction Scene - (Wilson) - 2:10
    17. This Long Silence - (Wilson, Duffy) - 5:10
    18. It Will Rain For A Million Years - (Wilson, Duffy) - 10:47
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    A breve sarà mio.
    Grazie Gidan.
    Bella rece e "“Begonia Seduction Scene” sarebbe bene fantasticare su come renderebbe con un audio 5.1" mi ispira moltissimo.. :wub: :wub:
     
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    praticamente son diversi i lavori di Wilson che rivedrei in quel formato... questo disco merita negli spunti... ci son canzoni che non si staccano facilmente dal mio lettore... anche abbastanza autunnali...
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    Basta Gidan...che svengo!!
    Non vedo l'ora di vedermeli a Roma...aspettami a braccia aperte eh??!!!
     
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    :lol: svieni davanti a cotanta giustezza allora... perchè c è tanto da dire sulla band non solo per i brani e dischi famosi che sentiremo al concerto, ma sopratutto per le perle disseminate nel corso degli anni che raramente si riesce a tenere il conto...
    la tua conoscenza della band crescerà proporzionalmente agli smadonnamenti che indirizzarai alla scaletta per quanta roba rimane fuori e sopratutto quanta non è mai stata suonata live... :) tanto hai tempo!

    ovviamente di ogni disco, meglio trovarne la versione ampliata o remastered, tanto ha rifatto praticamente tutto il catalogo...
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    Eh, mi dava proprio sta impressione il "vecchio" Wilson.
    Mi servirà una decina d'anni per saper ogni nota di tale genialità...e 1500 euro per comprare il tutto...
    E un concerto a Londra ci starebbe, vero?! ;)
     
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    ti dirò... uno dei rimpianti più grossi della band, è proprio che in patria non han molto appeal, lì conta molto come prende ai recensori, e solitamente finiscono ad accogliere sempre freddamente le Release dei porcupine... qui in italia c è Radio Rock che li pubblicizza da secoli.. tant'è che il loro concerto più famoso venne immortalato a Roma... per le spese, eh si... , ma meno male che han ristampato tutto o su ebay ci lasciavamo davvero le penne... c è roba a prezzi assurdi e per magari solo contenuti sperimentali come "Voyage 34 : Remix" che non valgono la fatica , senza contare featuring , arrivamo davvero ad una montagna di dischi coi side project ecc...
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6 replies since 10/10/2007, 22:17   239 views
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