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Neuros.
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Questo è uno di quei album di cui vado fiero nell'averlo originale.
Innanzitutto perchè l'artwork è bellissimo ed evocativo, in secondo luogo, manco a dirlo, per i contenuti musicali.
Ho avuto la fortuna di intraprendere il percorso Anathema in senso cronologico e la giusta calma, apprezzandone l'evouluzione, ma come ha detto giustamente Fede, gli ultimi lavori sembrano fare testo a sè, perchè nonostante i punti di contatto, la differenza con gli esordi è evidente, ma la classe rimane uguale.
A Natural Disaster è uno di quegli album che io amo definire notturni, perchè di giorno non rendono al massimo, e per fare un paragone potrei citare la costola degli Antimatter o gli Arab Strap, i Pink Floyd. Ma loro son tutto e niente, il loro suono è tutto e niente, ti prende in maniera silenziosa e ti trascina via con Closer e Are You There? culla in maniera dolcissima, rimbocca le coperte con i riverberi elettrici di Balance e Pulled under at 2000 metres a second, poi il finale in crescendo di Violence è la sveglia della mattina.
Non è il mio preferito, ma ci va vicino.
Bellissima la rece di Fede.