FRANK ZAPPA - Freak Out

L'inizio di tutto...

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    Tracklist:

    1. Hungry Freaks, Daddy
    2. I Ain't Got No Heart
    3. Who Are the Brain Police?
    4. Go Cry on Somebody Else's Shoulder
    5. Motherly Love
    6. How Could I Be Such a Fool?
    7. Wowie Zowie
    8. You Didn't Try to Call Me
    9. Any Way the Wind Blows
    10. I'm Not Satisfied
    11. You're Probably Wondering Why I'm Here
    12. Trouble Every Day
    13. Help, I'm a Rock
    14. It Can't Happen Here
    15. The Return of the Son of Monster Magnet



    (N.B. Il recensore ha rispolverato il suo primo articolo pubblicato mantenendone l'impostazione, abbiate pietà di lui :supereffex: )

    41 anni fa ... le Mothers (ed ovviamente anche Zappa)

    Se nel 1966 vi si fosse avvicinato qualcuno facendovi leggere dal booklet di un disco la frase: “Se i vostri figli si accorgessero di quanto inconsistenti voi realmente siate, probabilmente vi ammazzerebbero nel sonno” probabilmente gli avreste dato del pazzo.
    E magari avreste avuto ragione, considerato che nella follia si nasconde il genio.
    La frase in questione “sponsorizza” il disco d’esordio di Frank Zappa e delle sue Mothers of Invention: Freak Out!.
    Zappa è il figlio “bastardo” di Igor Stravinskyj ed Edgar Varèse ed è logico che il suo approccio alla musica fosse quanto meno inusuale, ma proprio per questo di una genialità originale e corrosiva.
    Le Mothers (nome completo The Mothers of Invention, il nome deriva proprio dal proverbio “Necessity is the Mother of Invention”), prima note come Soul Giant, sono la band che lo accompagna, degni compagni di avventura nel viaggio strampalato di Zappa nel mondo della musica.

    IL DISCO

    L’opera è volutamente disomogenea ed incoerente, quasi cacofonica.
    A dettare legge sono più realtà sonore figlie soprattutto del “comportamento musicale” dei protagonisti.
    Esistono brani vicini alla forma canzone ma anche manifestazioni anarchiche di caos puro, rumore, frenesia e creatività incontrollata: mesdames et messieurs, voiçi la musique concrete.

    TRA I SOLCHI

    Hungry Freaks Daddy
    L’esordio è di quelli confortanti: chitarre distorte, kazoo, vibrafono e voci stonate introducono l’orecchio dell’ascoltatore in un brano dalla struttura mai banale e non appiattito dalla ricerca del ritornello vincente.
    Analiticamente nel testo si riscontra invece un vero e proprio manifesto delle cosiddette persone non allineate al sistema, di cui Zappa si sente portavoce nel gridare la rabbia degli “esclusi della grande società”, (come da autodefinizione nel testo stesso) contro il prototipo del Mister America.

    I Ain’t Got No Heart
    Una “song” quasi imponente, che vive spesso dell’artifizio: sono numerosi infatti nel brano gli stacchi e gli inserti sottolineati dalla ritmica dei timpani e delle percussoni di vario tipo.
    Zappa qui si produce nell’anti-canzone d’amore, che invece era lo stilema più in voga nel periodo, deridendo la ragazza che aveva al suo cospetto e rinunciando alle diabetiche involuzioni all’insegna del sentimento.

    Who Are the Brain Police?
    Eccola qui la pagina “socialmente contro” forse più importante dell’opera intera, in un inquietante e tetro massaggio di contestazione.
    L’autore ci da dentro con una composizione testuale solo in apparenza senza senso ma che nasconde un’invettiva feroce contro l’ignoranza imperante.
    Lo stesso “landscape” sonoro, popolato da chitarre e basso distorti, appare decisamente arido e sconfortante.
    Kazoo ed inserti rumoristici sono gli esempi antesignani di un “gesto sonoro intransigente”, in questo caso più che mai “concreto”, per l’adolescente del tempo.

    Go Cry On Somebody Else’s Shoulders
    Ora l’adolescente di cui sopra ha un pò di respiro ed il gruppo si concede un primo brano di ispirazione doo-wop, stile musicale in voga nel decennio precedente, anche se volutamente imprecisa.

    Motherly Love
    Canzone dall’andamento vagamente burlesco, con l’inserto del solito kazoo e chitarre tirate a lucido. Il ritornello è sottilmente e ruffianamente malefico nella sua semi-atonalità seguire ma strambo a sufficienza per rimanere impresso nella mente. Sottile gioco di captatio benevolentiae.

    How Could I Be Such A Fool
    Un brano soprendente, dalla inusuale melodia iniziale fino al ritornello drammatico grondante pathos e suspense. Il tutto condito con arpeggi di chitarra molto ben eseguiti ed un arrangiamento a tono del vibrafono.

    Wowie Zowie
    All’apparenza il brano ha l’aria spensierata e banale, ma l’uso della marimba è il segno chiaro della ricerca di nuove sonorità, dando un aspetto quasi serio e professionale al brano.

    You Didn’t Try To Call Me
    Il brano è divisibile in più parti in cui si scorge la lungimiranza compositiva di Zappa.
    Ad esempio se si prende la sezione fiati, si capisce come stia maturando nel frontman la capacità di visione d’insieme.

    Anyway The Wind Blows
    Ecco il ritorno della classica forma canzone per le orecchie meno abituate alle sperimentazioni, forse una strizzata d’occhio alla casa discografica che tanto aveva investito nel progetto. Nel testo, Zappa racconta la separazione dalla prima moglie.

    I’m Not Satisfied
    Anche qui si ha la forma canzone e l’arrangiamento eccessivamente particolareggiato può mettere in secondo piano il cantato vero e proprio. L’intero ensemble degli strumenti crea un insieme sonoro forse difficilmente distinguibile.

    You’re Probably Wondering Why I’m Here
    Una delle prime “stupid song” zappiane, che mira ad avere una sua efficacia concettuale. Basti pensare al verso “they only pay me here to play” sviluppando un tema caro a Zappa che il musicista riprenderà con l’album We’re Only In It For The Money(1968). Gli strumenti sono sempre gli stessi: kazoo e vibrafono.

    Trouble Everyday
    La canzone nasce all’indomani dei disordini di Los Angeles (quartiere di Watts) del 13 agosto 1965. Il brano, cadenzato come un blues, costituisce l’invettiva zappiana sull’argomento in un fluire di osservazioni critiche verbali con la chitarra e l’armonica a bocca riverberata allo stremo che danno pathos al brano durante gli assoli.

    Help I’m A Rock
    Lo abbiamo aspettato tutto l’album ed eccolo qui: il Freak, che ha gettato la maschera e svelato l’uso vero volto in quanto il brano si presenta come un ostico collage di bizzarrie sonore, ben aldilà di qualsiasi cosa si potesse pubblicare nella discografia di largo consumo del tempo. Si può etichettare il tutto come un “universo sonoro parallelo” per quel periodo.

    It Can’t Happen Here
    Il brano appare come una composizione jazz oscura e torbida, con un pizzico della poetica zappiana per dare un senso di un cocktail di frammenti presi e messi insieme senza alcun apparente ordine logico.

    The Return Of The Son Of Monster Magnet
    Se possibile, il brano è il colpo di grazia che il disco dà all’ascoltatore in questa magniloquente suite-manifesto della “freak-scene” losangelina. La creatività qui si materializza in forma musicale attraverso la guida sapiente di Zappa che tira fuori un vero e proprio inno al genio individuale.


    NOTE A MARGINE

    I MUSICISTI
    Di Zappa, già si è detto prima.
    Con lui, alla registrazione del disco hanno preso parte Ray Collins (voce, armonica e percussioni), Elliot Ingber (chitarra), Roy Estrada (basso elettrico, falsetto) Jimmy Carl Black (batteria).
    Quando ancora si chiamavano Soul Giant, Zappa per convincerli disse loro: “Se suonate la mia musica diventerete ricchi e famosi.” e Jimmy Carl Black dichiarò in seguito: “Infatti siamo diventati ... famosi.”
    Chiaro che il sodalizio non poteva durare.
    Zappa proseguì per la sua strada da solista, mentre le Mothers originarie composte da alcuni elementi qui presenti più i vari Don Preston e Bunk Gardner aggiuntisi successivamente, si staccano e si riuniscono più avanti nel 1972 sotto il nome di Grandmothers, proponendo un percorso musicale a metà tra il loro vecchio repertorio e brani nuovi.
    Con loro dal 1998 collabora anche un musicista romano, Sandro Oliva, che racconta: “Il processo creativo alla base di ogni album delle Mothers, contrariamente a quanto si possa pensare, era dettato da brani nati avulsi dal resto del disco.
    Ognuno dei Mothers è un grande musicista, ma conoscendoli bene ho capito del perché ci fossero state le diatribe con Zappa: collaborare con loro mi ha portato un arricchimento sul piano musicale ma anche un sacco di debiti ed acidità di stomaco (ride, n.d.R.), anche se non posso dimenticare l’amicizia che mi lega a Jimmy Carl Black”.

    La carica innovativa del disco, nonostante queste diatribe, rimane ed è valida ancora adesso.
     
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  2. .Dave
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    bel disco. non ne riconosco l'importanza storica e ne preferisco altri di frank...
    tra l'altro io e mordy abbiamo visto dal vivo jimmy, in una serata jazz...
    nemmeno il suo stile mi piacque...boh...
     
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    Anch'io ho qualche riserva su JCB... Perchè non ha importanza storica secondo te? Sono curioso.. ;)

     
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    CITAZIONE (.Dave @ 19/12/2007, 13:22)
    non ne riconosco l'importanza storica

    :ph34r: :ph34r: :nuo:


    E' il primo concept album della storia del rock.
    E' il primo album orchestrato, arrangiato e condotto da un musicista rock.
    Uno dei primissimi doppi album preceduto per pochi mesi da "Blonde On Blonde" di Dylan.

    Quoto da Scaruffi perché gli potete dire tutto ma sugli anni 60 è preparato come pochi:

    CITAZIONE
    Il disco e` dichiaratamente psichedelico, ma in realta` Zappa c'entra poco o nulla con la psichedelia. Mentre a San Francisco si facevano orge di LSD prima di entrare in studio, Zappa era lucido e sobrio quando componeva questo materiale. Zappa non era un hippy drogato, ma un sociologo che guardava dall'alto al fenomeno hippy e ne intuiva l'effetto positivo sulla creativita` artistica.

    CITAZIONE
    Il dadaismo viene superato dai brani estesi del secondo disco: Help I'm A Rock e Return Of The Son Of Monster Magnet. Qui il collage astratto rimodella un'intera civilta` musicale. Spezzoni di rock, musica leggera, rumori, discorsi, commercial, arie da operetta, high-school (la canzone sdolcinata per scolaresche di teen-ager deficienti), folk, blues, jazz, e due decenni di ritmi vengono inghiottiti in un unico brano senza scollature, sorta di immane black hole sonoro.

    CITAZIONE
    Il wit bohemien di Freak Out e` anche la prima trasposizione in musica della Pop Art di Rosenquist, Warhol, Dine e compagni. Come Warhol assalta gli stereotipi della societa consumista e i miti del divismo, cosi` Zappa dissacra i cliche' della musica commerciale

    CITAZIONE
    Le due facciate di questo primo disco possono essere considerate come una lunga suite in piu` movimenti, tema la stupidita` della societa` consumista, pullulante di assoli brevi ma affilati di chitarra, di effetti sonori, di stacchi, di rumori, di vocalizzi idioti, di cambi di ritmo, di ritornelli per l'infanzia.

    CITAZIONE
    Questo doppio disco d'esordio ha lo scopo dichiarato di mettere alla berlina tutta la musica precedente. E` di fatto un manifesto rivoluzionario, non programmatico ma di sabotaggio diretto. La palingenesi musicale ha inizio dall'annientamento del passato e del presente.

    CITAZIONE
    Opera d'influenza incalcolabile, Freak Out fa compiere alla forma-canzone della musica rock una mutazione totale, alterando ciascuno degli elementi costitutivi (ritornello, arrangiamento, ritmo e testo), avvicinando la musica rock alla pop art (il disco e` un disordinato accumulo di segni semantici della societa` dei consumi) e alla fantasia anarchica del dadaismo.

    Ora Scaruffi a parte (di cui comunque quoto e sottoscrivo totalmente le sue parole) e il gusto personale di ognuno, questo è obiettivamente un disco allucinante.... ogni volta che lo ascolto mi chiedo come sia possibile che un tizio di 26 anni, nel 1966, assolutamente lucido di mente, sia entrato in uno studio di registrazione e abbia tirato fuori un disco del genere, che non c'entrava un cazzo con la musica dell'epoca, avanti di decenni.

    E' incredibile che pezzi come "Help I'm A Rock" e "The Return Of The Son Of Monster Magnet" siano stati composti quaranta anni fa, fanno letteralmente paura se confrontati alla forma canzone classica di quegli anni.

    Insomma, tutto si può dire di questo disco tranne che non abbia importanza storica. Basti solo ricordare l'influenza che ha avuto sulla composizione di "Sgt Peppers" dei Beatles che forse è il merito minore dell'opera di Zappa, ma solo questo basta ad esaltarne l'enorme importanza (visto il successo di cui gode l'album dei Beatles tra i critici).

    Disco che adoro, tra i miei preferiti di Zappa, e uno dei pochi dell'epoca che ascolto senza sentire il peso della distanza cronologica.

    @Fantaman: descrizione efficace :corna:
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  5. JØHN
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    ma che figata di recensione!
     
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    CITAZIONE (JØHN @ 20/12/2007, 00:25)
    ma che figata di recensione!

    Grazie :corna:

    CITAZIONE (MrBungle82 @ 19/12/2007, 23:00)
    CITAZIONE (.Dave @ 19/12/2007, 13:22)
    non ne riconosco l'importanza storica

    :ph34r: :ph34r: :nuo:
    (...)

    Ora Scaruffi a parte (di cui comunque quoto e sottoscrivo totalmente le sue parole) e il gusto personale di ognuno, questo è obiettivamente un disco allucinante.... ogni volta che lo ascolto mi chiedo come sia possibile che un tizio di 26 anni, nel 1966, assolutamente lucido di mente, sia entrato in uno studio di registrazione e abbia tirato fuori un disco del genere, che non c'entrava un cazzo con la musica dell'epoca, avanti di decenni.

    E' incredibile che pezzi come "Help I'm A Rock" e "The Return Of The Son Of Monster Magnet" siano stati composti quaranta anni fa, fanno letteralmente paura se confrontati alla forma canzone classica di quegli anni.

    Insomma, tutto si può dire di questo disco tranne che non abbia importanza storica. Basti solo ricordare l'influenza che ha avuto sulla composizione di "Sgt Peppers" dei Beatles che forse è il merito minore dell'opera di Zappa, ma solo questo basta ad esaltarne l'enorme importanza (visto il successo di cui gode l'album dei Beatles tra i critici).

    Ecco discorso che secondo me non fa una piega... Storicamentelo ritengo anch'io basilare, ha avuto un'influenza più che altro sotterranea ma che influenza, ragazzi!
    Secondo me dall'importanza storica dell'album non si può prescindere, è il punto di partenza per un nuovo modo di scrivere musica.
     
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  7. .Dave
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    CITAZIONE (MrBungle82 @ 19/12/2007, 23:00)
    CITAZIONE (.Dave @ 19/12/2007, 13:22)
    non ne riconosco l'importanza storica

    :ph34r: :ph34r: :nuo:


    E' il primo concept album della storia del rock.
    E' il primo album orchestrato, arrangiato e condotto da un musicista rock.

    conosco lke ragioni ma non sono buone per dire che abbia importanza storica, almeno per me. abbiate . :mh:
     
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    io preferisco i pezzi più accessibili come Hungry Freaks, Daddy e Motherly Love onestamente... in particolare la prima con uno degli assoli più belli che ho mai ascoltato
     
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    CITAZIONE (Seba. @ 20/12/2007, 15:56)
    io preferisco i pezzi più accessibili come Hungry Freaks, Daddy e Motherly Love onestamente... in particolare la prima con uno degli assoli più belli che ho mai ascoltato

    Beh sì io parlo delle due suite per sottolineare la genialità di Zappa, ma di certo anche i pezzi più accessibili sono parecchio interessanti, i due da te citati in particolare, "Wowie Zowie" e la splendida "Trouble Every Day".
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    Disco monumentale, che mi ha sempre spaventato nell'approccio da "recensore per hobby", perchè trattasi di un mastodontico caleidoscopio di suoni, influenze e stili, un gigantesco meedley di sensazioni, immagini pazzesche e che rappresenta la fusione tra l'apollineo e il dionisiaco in musica, anche più di quanto facesse Morrison nei Doors. Zappa è stato capace di rendere in musica quello che Raffaello realizzo con la sua "Scuola di Atene". Provate a contare e stilare a mò di inventario, ogni singola sfumatura, battuta e accento che potrebbe essere etichettato. La ruffianeria, il sarcasmo, il lirismo socialmente impegnato, la ricerca dell'invenzione attraverso un percorso che è già datato.

    Grandissima recensione, fanta.
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    lo sto riascoltando... io ci sento un enorme cesura fra le prime 12 canzoni e le ultime 3? (che poi non sarebbero nemmeno canzoni)

    sulle prime 12, nulla di dire, belle composizioni, sound fresco ed ispirato

    le ultime 3, invece, faccio fatiche a capirle. Estremamente sperimentali, ma non capisco dove arrivi esattamente questa sperimentazione, che cosa ti rimanga davvero fra le mani di nuovo ma soprattutto di concreto al termine del loro ascolto.
    Chi mi istruisce?
     
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    CITAZIONE (Seba. @ 14/12/2008, 21:46)
    le ultime 3, invece, faccio fatiche a capirle. Estremamente sperimentali, ma non capisco dove arrivi esattamente questa sperimentazione, che cosa ti rimanga davvero fra le mani di nuovo ma soprattutto di concreto al termine del loro ascolto.
    Chi mi istruisce?

    Zappiani dove state? Quel quesito che ho lasciato in sospeso qualche giorno fa mi sta contorcendo le interiora.
     
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    E' sperimentazione Seba, come tale può non arrivare a qualcosa di concreto, ma può però lasciar intravedere nuove vie....

    Nel 1966 chi altri faceva cose così nel rock? Pochi o nessuno...
    Zappa ha a modello le composizioni sperimentali di Edgar Varese, compositore del tutto particolare (tra i pionieri dell'elettronica, ha composto pezzi stranianti con strani intrecci ritmici) e più vicino all'avanguardia (come John Cage) che non al rock...

    Io le ultime tre tracce le trovo eccezionali per l'epoca, Zappa gioca a fare il collage di jazz, rumori, ritmiche ossessive... Ripeto, uno che a 26 anni nel 1966 ha in mente idee così ardite (quando la gran parte degli ascoltatori di rock ha ancora Elvis come modello) non poteva che essere un genio...
    Per me quelle tre tracce riescono ad essere più psichedeliche e stranianti di tanti altri album interi di gruppi strafatti di LSD....

    Poi se a te non lasciano niente, non è che deve arrivare qualcuno a dirti che devono piacerti per qualche motivo...
    Se non ti piacciono non ti piacciono e basta :D
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    Eheh guarda non mi piacciono particolarmente proprio perchè non apprezzo molto il "cazzeggio" rumoristico. Per dire, non vado matto neppure per Interstellar Overdrive (nonostante abbia il minuto iniziale che è da spavento), anche se forse ascoltando l' improvvisazione rumoristica di Interstellar Overdrive un qualche genere di visione mi è capitata di averla...

    Attenzione non dico che un brano come The Return of the Son of Monster Magnet non fosse davvero qualcosa di avanguardistico per l' epoca eh! ci mancherebbe

    semplicemente mi chiedevo appunto dove portano se non alla pura sperimentazione... mi sembra che sia cazzeggio che genera altro cazzeggio, non so se mi spiego.

    ecco provo a spiegarti il mio concetto attraverso un esempio opposto: Venus In Furs di VU&Nico suona come niente suona in quel periodo eppure mi sembra crei un vero e proprio sound nuovo, pur mantendendo la forma della canzone. Ci puoi scrivere altri pezzi partendo da quell' idea.
    Al contrario questa sperimentazione Zappiana mi sembra che rimana un po' troppo fine alla sperimentazione, non dia suggerimenti su come comporre altri pezzi, su come far suonare altri pezzi, demolisce solo tantissime convinzioni e porta la musica vicina al caos.

    Diciamo che sono io che non capisco l' avanguardia e rimango sempre troppo incollato alle canzoni :D

    CITAZIONE
    Poi se a te non lasciano niente, non è che deve arrivare qualcuno a dirti che devono piacerti per qualche motivo...
    Se non ti piacciono non ti piacciono e basta

    eh ma al di là del piacermi o meno, cercavo di capire il loro spessore artistico.
    Devo dire che già adesso mi è più chiaro
     
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    Sì probabilmente hai ragione, non portano a nulla di concreto... più che altro sono i primi tentativi di Zappa di allontanarsi dalla forma canzone classica, sono i primi esperimenti di collage musicali che poi perfezionerà nei successivi dischi con le Mothers e in "Uncle Meat"...
    A me piacciono molto, senza quelle tracce probabilmente "Freak Out!" non mi piacerebbe così tanto, adoro questo finale straniante dopo le canzonette divertenti :D
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