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.CITAZIONE (Sickman. @ 8/2/2021, 22:41)Ieri è uscito l'atteso debutto degli inglesi Black Country, New Road e per quanto mi riguarda l'hype è stato davvero ripagato. disco molto molto bello: claustrofobico, nervoso e distorto proprio come me l'aspettavo. Il sound è un mix tra post-punk, post-rock, free jazz.
Ad esempio su Athens, France sembra di risentire gli Slint ma nel 2021.
Molto molto interessanti, voce che porta alla mente il grande David Baker dei primissimi (e migliori) Mercury Rev, arrangiamento quasi no-wave con quei fiati che ricordato i Tuxedomoon e inaspettate aperture melodiche in mezzo a un mare di bellissime e assai azzeccate dissonanze. Gran pezzo davvero, ascolterò l'album molto molto volentieri.CITAZIONE (Superunknown @ 9/2/2021, 15:22)Molto molto interessanti, voce che porta alla mente il grande David Baker dei primissimi (e migliori) Mercury Rev, arrangiamento quasi no-wave con quei fiati che ricordato i Tuxedomoon e inaspettate aperture melodiche in mezzo a un mare di bellissime e assai azzeccate dissonanze. Gran pezzo davvero, ascolterò l'album molto molto volentieri.
Come sempre i tuoi riferimenti sono azzeccatissimi, in effetti la schizofrenia espressiva di Baker è una cosa che si sente (e già questo è un plus enorme, dove si sentono più cose del genere?).
E sì, gli arrangiamenti no-wave contribuiscono a rendere ancor più oscuro e palpitante il sound.
Io più lo ascolto e più mi sembra una cosa grossa.CITAZIONE (MrBungle82 @ 9/2/2021, 16:04)Ci avete fatto caso che il disco ha lo stesso numero di tracce e praticamente lo stesso minutaggio di Spiderland?
Un caso?CITAZIONE (Seba @ 9/2/2021, 18:31)Ci avete fatto caso che il disco ha lo stesso numero di tracce e praticamente lo stesso minutaggio di Spiderland?
Un caso?
Ma infatti a me sembrano anzitutto una specie di versione super-arrangiata degli Slit
Disco interessante che dovrò riascoltarmi un po' di volte. Intanto concordo sul fatto che sarebbe bello se qualcuno aprisse il topicCITAZIONE (Alex Warman @ 10/2/2021, 08:58)Ma infatti a me sembrano anzitutto una specie di versione super-arrangiata degli Slit
Disco interessante che dovrò riascoltarmi un po' di volte. Intanto concordo sul fatto che sarebbe bello se qualcuno aprisse il topic
Sì concordo, la prima che ho sentito è Athens, France (credo si chiami così) e la somiglianza con gli Slint è davvero lampante.
Su YouTube li ho invece visti paragonare ai Black Midi, che invece ho trovato col tempo decisamente meno a fuoco e sono molto più sul versante "riccardone".
Ho riportato un po' di commenti fatti nel topic delle uscite del 2021 e che per motivi di ordinamento cronologico non potevo spostare direttamente qui (sarebbero andati a posizionarsi prima del messaggio iniziale).
Ne approfitto per lodare la produzione che trovo davvero incredibile per un album d'esordio.
E vorrei anche porre l'attenzione sui testi: vi linko la pagina Genius dell'album in cui sono stati commentati diversi passaggi dei testi.
L'album sembra essere un concept sulle fasi di una relazione:CITAZIONE“For the First Time” accounts the whole cycle of a relationship, which explores obscure memories, unrequited feelings, doubt and regret which ultimately determines the failure of the relationship. Reflection is a recurring theme throughout the album, as well as the life cycle, which is referenced throughout the album with regard to the relationship. It concludes that all good things don’t last forever, and it will even end prematurely if doubt permeates within the relationship.
Ah, tra i riferimenti, in certi passaggi di tensione (anche nel cantato) io ci sento molto pure gli Shellac e probabilmente non è un caso che la parola Shellac compaia due volte nel testo di "Sunglasses", anche se in quel contesto si riferisce allo smalto
EDIT: stavo riascoltando "Sunglasses" e direi che quanto ho scritto appena sopra non è per niente un caso. Il pezzo nella seconda metà (dove appunto c'è il riferimento allo smalto Shellac), diventa molto Shellac nelle sonorità
Direi che si sono proprio divertiti nei riferimenti e "metariferimenti" alle band del loro cuore
Edited by MrBungle82 - 10/2/2021, 16:04. -
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Non pensate che questa tendenza "citazionista" tolga qualcosa alla loro proposta?
A me il disco piace, però più lo ascolto e più riconosco passaggi palesemente mutuati da certe band di riferimento. Ovviamente nel 2020 non si può pretendere che una band si inventi un genere mai sentito ed è quindi piuttosto normale che band recenti abbiano riferimenti del passato, ma con loro la cosa è palese e palesata da loro stessi e un po' inizio a farmi l'idea che abbiano fatto un' operazione di abile cucitura a tavolino, mettendo insieme il filo Slint, quello Shellac, quello Tortoise ecc. e cucendo diligentemente il tutto, per tirare fuori il lavoro perfetto, forse troppo.
Andando avanti con gli ascolti mi pare di avvertire una mancanza di spontaneità e la sensazione che il disco suoni appunto fin troppo perfetto, come quando a calcio, dopo un tiro al volo parato, si dice che l'attaccante non ha fatto gol per aver preso la palla "troppo bene". Non so se mi spiego.... -
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Sì, ti spieghi benissimo e capisco il problema. Diciamo che da una band di giovanissimi al disco d'esordio questo è un peccato veniale e mi sembrerebbe strano non fosse così. Vediamo che combinano al prossimo giro, se rimangono ultra-derivativi l'interesse si abbasserà sicuramente. Per adesso invece hanno buttato fuori un gran disco. . -
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Secondo me Ema ha scritto cose molto giuste però ci sono due considerazioni che vorrei fare:
- parliamo di musicisti/e che hanno 20/22 anni, quindi è perfettamente normale che al debutto citino in maniera più o meno palese le loro influenze (e anzi, secondo me il fatto che facciano poco per nasconderlo me li fa apprezzare maggiormente in quanto mi suonano meno paraculi, se mi passate il termine );
- so che sembrerà banale, ma io nel 2021 le parole "derivativo" e "citazionista" tendo a non utilizzarle più, perché altrimenti non so quanti dei nuovi dischi potrei ascoltare con lo stesso entusiasmo/curiosità.
(Esempio basic: nel topic 2021 si parlava degli Psychedelic Porn Crumpets, che a me ricordano tantissimo i King Gizzard in praticamente ogni aspetto: sound, estetica, artwork, produzione, attitudine: ben sapendo tutto questo, il nuovo l'ho ascoltato e l'ho trovato assolutamente godibile, quindi non vedo perché farmi tanti problemi.)
A me la loro sembra musica fatta e prodotta bene e non ci avverto mancanza di spontaneità, affatto. E mi sento anche di dire che, da grande fan di alcune delle loro band di riferimento, sentire un disco che suona in questa maniera nel 2021 mi fa davvero tanto piacere. Poi col prosieguo della loro carriera vedremo dove andranno a parere, però questo debutto riesco a godermelo appieno pur tenendo ben presente quali siano le influenze che hanno fatto sì che venisse pubblicato. -
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eh però attenzione, questi si rifanno agli Slint, che erano tutti musicisti nati fra il '67 e il '70 e hanno pubblicato Tweez nell'87 e Spiderland nel '91... erano quindi ancora più giovani, e solo Tweez ha giusto un qualche tipo di parentela con la scena musicale immediatamente precedente, se non contemporanea. Riuscite a immaginare gli Slint che fanno un disco da ragazzi ispirandosi a qualcosa uscito trent'anni prima? (quindi fra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 )
Questo per dire che più passa il tempo più si perde il senso delle distanze temporali e si rischia comunque di dimenticarsi di cosa cazzo sono stati gli Slint. A me fa un po' specie che dei ragazzi abbiano come idoli dei musicisti che hanno letteralmente ribaltato la scena musicale come un calzino e facciano un disco così ricco di riferimenti, mi suona come un banchetto di carne in onore di un vegano
Personalmente non mi entusiasma vedere dei ragazzi così giovani ma così poco "ribelli", così rispettosi e così attenti a un tradizione che c'era un decennio prima che nascessero. Mi ricordano quegli artisti indie italiani che prendono a piene mani dai dischi presi dalla libreria dei genitori (Dalla, Battisti, ecc): era da tempo che aspettavo ci fosse un'operazione del genere su un background che invece io condivido, per verificare se comunque avrei mal digerito l'operazione.
Quindi più che di citazionismo e derivazioni, io qui parlerei addirittura di vero e proprio spirito revival, che è una cosa abbastanza diversa.
E non sarei così ottimista sul futuro proprio perché non confido mai troppo nei musicisti che si presentano con un repertorio così revivalistico.
Al di là di questo discorso, il disco per me è comunque carino. Musicalmente mi pare che si trovi un po' fra Spiderland e il post rock fiorito in seguito: per fortuna non indugia continuamente in mappazzoni di arpeggi, come troppa gente si era messa a fare a un certo punto; però io non ci ho sentito nessuna canzone che può avvicinarsi ai picchi di intensità di una Washer, una Breadcrumb Trail o una Good Morning, Captain. Questo lo dico anche per ricordare che gli Slint non sono stati solo un momento di innovazione stilistica, ma hanno tirato fuori pure della canzoni immortali
Con questo non voglio dire che i pezzi siano insipidi, ci sono dei buonissimi brani
Quello che davvero mi fa gagare è la voce del cantante. Non sopporto questo stile parlato con il vibrato. Non penso però che sarebbe dovuto essere tutto strumentale: di per sé la scelta di inserire parti di voce è azzeccata, proprio perché evita di appoggiarsi troppo su un pattern post rock già abusato. Purtroppo, e sempre lì si torna, non basta parlare e crederci tantissimo per essere Brian McMahan Peccato perché i testi per quello che sono riuscito a cogliere mi sono sembrati interessanti. -
.però io non ci ho sentito nessuna canzone che può avvicinarsi ai picchi di intensità di una Washer, una Breadcrumb Trail o una Good Morning, Captain. Questo lo dico anche per ricordare che gli Slint non sono stati solo un momento di innovazione stilistica, ma hanno tirato fuori pure della canzoni immortaliCITAZIONEPurtroppo, e sempre lì si torna, non basta parlare e crederci tantissimo per essere Brian McMahan
Sono d'accordo su alcune cose che hai scritto però l'album giudichiamolo per quello che è, al cospetto di Spiderland sparisce una bella fetta di musica post 1991, mica solo i BCNR della situazione. -
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perché dovrei farlo se loro sono i primi a insistere su questo tipo di richiamo, che addirittura sconfina la musica ed entra in altri aspetti? (tipo appunto mettersi a replicare una delle foto più iconiche della storia del rock?)
direi che si prendono loro stessi la responsabilità di un confronto così spietato. -
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Ho ascoltato l'album diverse volte e mi trovo vicino alle posizioni di Ema e Seba, nel senso che anch'io li reputo una graditissima sorpresa (dei ragazzi che nel 2021 hanno quel suono, con quei riferimenti e quel songwriting, ad ascoltatori come noi suonano bene per forza), al contempo credo che rifarsi così spudoratamente ad un'estetica così iconica rischia di marchiarli come degli ottimissimi "cloni" ma non molto di più (d'altronde non sarebbero né i primi né gli ultimi, ripensiamo ai Modern Lovers o ai Galaxie 500 contrapposti ai Velvet Underground; grandi band di sicuro, epocali? No di certo).
Ad ogni modo sono giovanissimi e l'album è davvero notevole (concordo con Ema: produzione davvero sontuosa, un piacere per l'ascolto), potessi andrei a vederli dal vivo domani e posso solo sperare che in futuro la loro musica evolva in qualcosa di più personale. Per ora va benissimo così, promossi alla grande.. -
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I Black Country, New Road annunciano il secondo album, Ants From Up There
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non c'entra niente ma mi è mancato tantissimo venire qui sopra e scoprire a caso musica nuova che probabilmente non avrei mai conosciuto altrimenti
capisco le critiche e il punto di vista di tutti, but still... ho appena ascoltato l'album e mi è piaciuto tanto!. -
.non c'entra niente ma mi è mancato tantissimo venire qui sopra e scoprire a caso musica nuova che probabilmente non avrei mai conosciuto altrimenti
Fa piacere anche noi e finché ci sarà la voglia il forum resterà in piedi per soddisfare anche questi interessi. -
.capisco le critiche e il punto di vista di tutti, but still... ho appena ascoltato l'album e mi è piaciuto tanto!
Ognuno si sceglie il revivalismo dove rifugiarsi
Edited by Ispettore Zenigata - 11/11/2021, 12:31. -
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A me comunque i due singoli usciti finora sembrano discostarsi un po' come soluzioni e atmosfere rispetto a quanto sentito (soprattutto il primo):
Resta il fatto che non riesco a parlare serenamente di loro dal momento che mi hanno paccato il concerto per ben tre volte. -
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I Black Country, New Road hanno annullato i concerti previsti nei prossimi mesi in seguito all’uscita dal gruppo del cantante e chitarrista Isaac Wood
(link alla notizia su Rumore)
“Abbiamo alcune notizie da condividere riguardo il futuro della band”, scrivono sui loro social i Black Country, New Road, prima di condividere il messaggio con cui il cantante e chitarrista Isaac Wood annuncia di aver deciso di lasciare la band: “Ho una brutta notizia, cioè che mi sono sentito triste e impaurito”, spiega Wood, “e ho cercato di fare in modo che questo non fosse vero, ma è il tipo di sentimento di tristezza e paura che rende difficile suonare la chitarra e cantare allo stesso tempo. Insieme abbiamo scritto canzoni e le abbiamo suonate, cosa che a volte è stata un’impresa incredibile, ma ora succede che non mi sento più così alla grande e questo significa che non sarò più un membro del gruppo. Per essere chiari: questo non ha niente a che fare con sei delle più grandi persone che conosco, che erano e sono meravigliose in modo scintillante. Se state leggendo questo forse ne avrete visto un po’. È stato un grande piacere e vorrei dire la parola ‘Grazie’ a tutti”.
I BCNR hanno quindi deciso di cancellare i live in programma nei prossimi mesi. Ma, aggiungono, “Anche se Isaac non farà più parte del gruppo, il resto di noi continuerà a fare musica insieme come Black Country, New Road. In effetti, abbiamo già iniziato a lavorarci su. Le cose che ci mancheranno nel lavorare con Isaac sono troppe e diverse per essere elencate qui, ma ascoltando la musica che abbiamo fatto insieme, siamo sicuri che ne capirete almeno qualcuna. Sarebbe difficile sopravvalutare quanto le nostre esperienze come gruppo ci abbiano influenzato. In effetti, è difficile dire qualcosa di sensato su ciò che siamo riusciti a fare. Ma è stato sicuramente il privilegio più grande fare tutto insieme, come sette amici”..