Sigur Ròs

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    sigurros
    Da sinistra a destra: drummer, bass, keyboard e il singer.

    Eccola qui la band Islandese: una delle più adorate da attori di Hollywood e non solo, per momenti rilassanti.
    Definire i Sigur Ros è arduo, visto che è un miscuglio di post rock e ambient soffice di rara bellezza. Tenete conto del freddo islandese e provate ad immaginarlo in suoni: questo è il massimo che posso darvi come descrizione.
    Band nata a metà Anni 90 e scoperti dalla cantante islandese più famosa Bjork che li inserì in una compilation del cinquantesimo anniversario di indipendenza dello stato isolano ghiacciato.
    Il nome deriva dalla sorellina del cantante, che di nome fa appunto Sigurrós.
    Si misero a registrare le prime composizioni alla "tenera" età di soli 21 e difatti nel primo disco si nota un'immaturità di base che con il passare degli anni affinano.
    Von, il primo disco appunto, risulta tuttora uno dei più bui della band islandese, ed è permeato di lunghi viaggi ambient come la prima traccia Sigur Ròs o Hafssól. Dopo l'uscita del disco, entrò nella band l'attuale tastierista (e non solo) Kjartan Sveinsson e dietro le pelli arrivò l'attuale batteraio Orri Páll Dýrason.

    Dopo il paio di avvicendamenti, nel 1999 uscì il disco che li portò alla ribalta europea, ovvero Ágætis Byrjun. Qui, la band lascia da parte l'oscurità dell'atmosfera del disco d'esordio, e la mescolanza di post rock è ben visibile in brani come Olsen Olsen e Ný batterí. La limpidezza di brani come Svefn-g-Englar e Starálfur trasuda passione e calore freddo, che solo in poche band sanno trasmettere (tipo Tristeza o God is an Astroanaut).

    Poi, nel 2002, pubblicarono (), ovvero il disco con cui si sono fatti conoscere in tutto il mondo. Otto tracce, apparentemente senza titolo, in cui le melodie sognanti trovano spazio e tempo in un'ora e dieci adorabile a dir poco. La traccia finale, con il suo crescendo lento, è una composizione, a parere di chi scrive, DEFINITIVA.

    Tre anni dopo, nel 2005, uscirà il loro quarto disco Takk..., in cui la band vira maggiormente verso post rock e lascia un po' da parte le sognanti eteree atmosfere del full-lenght precedente. Uno dei binomi migliori con Takk.../Glósóli fa da intro a un altro disco sopra l'ora di durata.

    Nell'estate del 2007, una doppia pubblicazione con il titolo Heima e Hvarf-Heim consacra la band come una delle più innovative a livello europeo, vista la qualità dei loro live, ottimamente rappresentati nel DVD Heima. Consigliato a chi ama farsi viaggi rimanendo inchinati di fronte a cotanta bellezza sonora e paesaggistica.

    Qualche mese più tardi esce il loro ultimo disco Með Suð Í Eyrum Við Spilum Endalaust, che rappresenta un affievolimento di atmosfere sognanti per suonate più folk e ballabili come Gobbledigook o Við Spilum Endalaust. Rappresenta un passo indietro, a mio modesto parere, rispetto al picco di Takk, ma era molto difficile eguagliare un livello così elevato, che forse mai più raggiungeranno.

    In sede live la band non si presenta da sola, visto che partecipano ai loro concerti le coriste Amiina e altri strumentisti con fiati e strumenti a corde vari.
    Durante i concerti, gli stessi componenti della band si "girano" spesso gli strumenti, e hanno capacità polistrumentistiche eccelse. E' da ricordare poi, che spesso non suonano gli strumenti in modo convenzionale e certi suoni provengono direttamente da rumori naturali, tipo sassi.

    Componenti del gruppo:
    Attuale
    -Jón Þór Birgisson (Jonsi) – voce, chitarra, sintetizzatore, basso, armonica a bocca, banjo (1994-presente)
    -Georg Hólm – basso, xilofono, tastiera, cori (1994-presente)
    Ex membri
    -Ágúst Ævar Gunnarsson – batteria, percussioni (1994-1999)
    -Kjartan Sveinsson – pianoforte, tastiera, chitarra, flauto, organo, voce, banjo, oboe (1999-2013)
    -Orri Páll Dýrason – batteria, percussioni, tastiera (1999-2018)

    Sito ufficiale: www.sigur-ros.co.uk

    Pagina Bandcamp: https://sigurros.bandcamp.com/

    Pagina facebook: www.facebook.com/sigurros

    Community Italiana: www.sigurros.it

    Discografia:
    1997 – Von
    1999 – Ágætis byrjun
    2002 – ( )
    2005 – Takk...
    2008 – Með suð í eyrum við spilum endalaust
    2011 – Inni (live)
    2012 – Valtari
    2013 – Kveikur

    Altre pubblicazioni varie:
    - Smekkleysa í hálfa öld con la canzone Fljúgðu (1994)
    - Von brigði (1998) (versione remixata dell'album Von)
    - Popp í Reykjavík (album) (1998)
    - Popp í Reykjavík (film) (1998)
    - Englar alheimsins (album) (2000)
    - Englar alheimsins (film) (2002)
    - Hlemmur (2002)
    - Óðin's Raven Magic (2002)
    - Hvarf-Heim (2007) (compilation)

    Recensioni presenti sul forum:
    SIGUR ROS - ( )
    SIGUR ROS - Agaetis Byrjun
    SIGUR ROS - Takk...

    Scheda a cura di °THE PATIENT°.

    Edited by Felson - 7/9/2020, 14:56
     
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  2. oddr
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    intanto il 26 luglio vado ad ascoltarlki a milano
    non vedo l' ora che esca il nuovo album, ma sinceramente non penso che assomigli a qualcosa chessò tipo vines o brmc .
    più che altro forse un rock che si avvicina ai radiohead, tipo kid A (se rock si può definire..)
     
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  3. ciucciuno
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    Io li adoro perchè sanno creare alcune atmosfere come pochi, hanno fatto album tutti validi specie ()

    Volevo andarli a vedere a roma il 25 però come al solito sono solo quindi non lo so

    A leggere questo il nuovo album sarà parecchio diverso dagli altri e ciò non promette per il meglio
     
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  4. sultan
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    CITAZIONE (ciucciuno @ 27/6/2005, 13:51)
    Io li adoro perchè sanno creare alcune atmosfere come pochi, hanno fatto album tutti validi specie ()

    io preferisco agaetis birjun in verità, mi prende molto di +
     
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  5. Dott. Zhivago
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    CITAZIONE (ciucciuno @ 27/6/2005, 13:51)
    Io li adoro perchè sanno creare alcune atmosfere come pochi, hanno fatto album tutti validi specie ()

    Volevo andarli a vedere a roma il 25 però come al solito sono solo quindi non lo so

    A leggere questo il nuovo album sarà parecchio diverso dagli altri e ciò non promette per il meglio

    quoto ciucciuno! () is the best!
    Purtroppo anche io me li perderò con ogni buona probabilità... peccato perchè una mia amica mi ha detto che quella villa (a Milano) dove faranno il concerto è suggestiva e potrebbe essere uno sfondo ideale per le loro sonorità...Il pacco è che costa 28 € il biglietto!!!
     
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  6. Close to me
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    Il gruppo islandese super-celebrato pubblicherà il primo singolo del nuovo album in download legale.

    “Glósóli” sarà disponibile nei negozi on-line dal prossimo 15 Agosto, brano che anticiperà l'LP “Takk...” in uscita, per la EMI, il 12 Settembre.

    Secondo l'ufficio stampa della major, “'Glósóli' risulta immediatamente pieno di luce, con le sue ariose parti vocali che volteggiano come rondini in un giorno d'estate, accompagnato dal dolce tintinnio di piccoli campanelli”, situazione che dimostra l'apertura ai colori in un viaggio partito dalle nebulose di “Von” del 1997.

    Il potere lisergico della musica dei Sigur Ros si risente anche nella cartella stampa del singolo: “[Il brano] Guidato dall'incalzare di batteria come una marcia e dal suono della chitarra ad arco di Jonsi, 'Glósóli' quasi impercettibilmente delinea la sua ascesa.
    Poi, a tre minuti e mezzo, la batteria irrompe in un trotto a due tempi e un senso di tensione crescente pervade, facendoti ritrovare in balia del rapido crescendo.
    Proprio quando pensi di non poter più trattenere il respiro e di stare arrivando all'apice della canzone, un'esplosione di chitarra sovrasta il tutto, che continua a salire sempre più in alto, volteggiando a spirale negli ultimi e intensi momenti della canzone”.

    Il gruppo, invece, parla della raccolta di inediti come “un disco molto più felice, con un po' di speranza al suo interno” ha spiegato Jonsi “I testi sono una piccola avventura, come le storie per bambini, o simili.
    I brani sono semplici e innocenti.
    C'è un piccolo bambino chiamato Glósóli (la vera identità del primo singolo, ndr) che si sveglia e fuori è tutto scuro, non può vedere la luce.
    Pensa qualcuno abbia rubato il sole, così intraprende un viaggio alla ricerca della stella al centro della nostra galassia”.

    I Sigur Ros torneranno in Italia a Novembre con due concerti a Torino, il 24, e a Firenze il 25.

    Questa la tracklist di “Takk...”:

    Takk...
    Glósóli
    Hoppípolla
    Meò Blóònasir
    Sé Lest
    Sæglópur
    Mílanó
    Gong
    Andvari
    Svo Hljótt
    Heysátan

    rockstar.it
     
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  7. sultan
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    alla fine qualcuno ci è andato ai loro concerti recenti? una mia amica è andata a roma e ha detto che è stato strepitoso
     
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  8. Close to me
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    Sigur Ròs presentano 'Takk...': Adesso la nostra musica è più allegra'

    Verrà pubblicato a settembre il quarto lavoro dei Sigur Ròs: “Takk...” (“grazie” in islandese). Annunciato come un album rock, dal sound a metà tra Korn e Papa Roach, si tratta in realtà dell’evoluzione del percorso sonoro della band islandese. Il rock’n’roll è un attitudine più che un genere dentro al quale incasellare la loro musica. “Si tratta solo di voci circolate su Internet. Le nuove canzoni sono più strutturate, con un sound solido e compatto, in questo senso più rock”.
    Parliamo del nuovo disco con il cantante e chitarrista Jónsi Birgisson, gay dichiarato, cieco da un occhio, dal cui viso traspare sofferenza e innocenza. Cosa è cambiato nei Sigur Ròs rispetto agli album precedenti? “Facciamo musica che suona più felice e meno malinconica. ‘Takk...’ è un disco più allegro, divertente, almeno noi ci siano divertiti molto nel realizzarlo. Ci abbiamo lavorato per un anno e mezzo, tutto suona più fresco. In passato arrivavamo in studio con le canzoni già scritte e arrangiate, si trattava solo di inciderle. Questa volta abbiamo composto in studio e registrato subito i brani. Ci sembra che il risultato ottenuto abbia un suono più pulito”. Giusto un paio di pezzi sono nati durante il tour, fra cui “Milànò”, omaggio della band islandese al pubblico italiano. “E’ nata durante il soundcheck di un concerto che abbiamo tenuto un paio di anni fa qui da voi”. Dopo i primi due album cantati in islandese, i Sigur Ròs hanno attirato l’attenzione per la scelta di cantare i “hopelandish”, una lingua inventata che assomiglia ad un misto fra islandese ed inglese, chiamato così perché la prima canzone in cui è stato utilizzato si intitolava “Hope”. Un linguaggio senza senso che porta il cantato ad unirsi con la melodia, come fosse un vero e proprio strumento. “Non abbiamo bisogno di parole per comunicare col nostro pubblico. Il legame con i fan è puramente musicale. Si attivano dei significati lirici attraverso un processo emotivo, così ognuno è libero di attribuire al testo il significato che vuole. Ma accade lo stesso per molti artisti, che compongono cantando parole a caso, aggiungendo il testo in una fase successiva. Per adesso preferiamo continuare così, e assicuro che non abbiamo ricevuto pressioni dalla nostra casa discografica affinché cantassimo in inglese”. Come nascono le canzoni dei Sigur Ròs? “Dalla voglia di quattro ragazzi di divertirsi con la musica, ognuno con il proprio strumento. E’ come se gli strumenti fossero dei giocattoli con cui ci divertiamo”. E’ interessante capire come un luogo con così poca densità di popolazione come l’Islanda in questi ultimi anni abbia sfornato artisti in grado di guadagnarsi un’ottima reputazione in tutto il mondo: oltre Bjork, anche Mùm o Emiliana Torrini. Come mai a noi italiani questo non riesce? “Credo sia un fatto culturale. Se cresci in Italia, dove le radio trasmettono prevalentemente musica italiana, tutti i film sono doppiati, in cui in alcune parti del paese – come nel Sud - un ragazzo non ha nemmeno la possibilità di trovare nei negozi certa musica, in qualche modo condiziona molto la creatività. Il primo impulso è quello di copiare altri artisti, a sfavore di una propria identità artistica. Un islandese, per varcare i propri confini, ce la deve mettere tutta. Tutta la propria passione e l’impegno. Non penso accada lo stesso da voi”. Siete apprezzati nel vostro paese? “Direi di sì, abbastanza. Riceviamo sufficienti articoli e interviste nei giornali locali”. Prima di terminare le registrazioni di “Takk...”, la band si è prodigata in una serie di progetti paralleli che vanno dalla partecipazione a diverse colonne sonore alle rivisitazioni per archi dei loro brani da parte del Kronos Quartet e al progetto “Split sides”, che li ha visti esibirsi assieme ai Radiohead (ma in set separati) per una coreografia di Merce Cunningham. “Ognuno di noi raccoglie per conto proprio stimoli creativi, scrivendo musica da sé. Proprio in questi giorni ho caricato un nuovo programma sul mio computer”. Che musica hai ascoltato di recente? “Billy Holiday, un classico, bellissima voce… E poi mi hanno dato un CD di un gruppo di ragazzi di Genova che dovrebbero essere i ‘Sigur Ròs’ italiani, ma non l’ho ancora ascoltato”. Possiamo dire che la vostra musica non assomiglia a quella di nessun altro, che avete creato un nuovo sound? “Cerchiamo soltanto di non ripeterci di album in album. Ci piacciono le melodie aperte e organiche, spesso ispirate dai paesaggi islandesi. In fondo le nostre non sono altro che pop songs”.

    rockol.it
     
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  9. Mascara
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    io nel frattempo a Londra ho comprato Babatikidido.... BELLISSIMO!
     
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  10. Mascara
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    Qualcuno ha sentito il nuovo disco?
    Com'è?

    E news sulle date italiane esistono?
     
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  11. Drukqs
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    io cel'ho e mi piace un sacco. gne gne gne
     
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  12. John the Fisherman [mdm]
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    molto molto molto bello, ragazzi miei, è davvero un gran bel cd.
    se vi piacciono i precedenti non perdetevi questo.
    downloadatelo o... se volete premiare questi ragazzi islandesi, spendete sti 20 euros in un bel cd, con un artwork pazzesco (che vale il prezzo).
    a parte questo, devo ascoltarlo meglio... ma confermo che l'impatto del disco è leggermente + rock, ma la storia secondo cui suonerebbe come un lavoro dei korn o dei papa roach è una bufalona immensa, quindi non abbiate paura: i SR non sono cambiati. c'è il solito lirismo in punta di piedi, la delicatezza, e il tutto suona questa volta + luminoso, fuori dalla malinconia e la freddezza musicale(---->esistenziale) dei lavori precedenti. la componente rock rende il lavoro molto + appetibile per uno come me... giudizio positivissimo insomma.

    Edited by Felson - 7/9/2020, 14:58
     
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  13. Mascara
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    finalmente l'ho preso... bellissimo bellissimo bellissimo bellissimo bellissimo.... sia per l'artwork a libro che per le canzoni... ce l'ho da ieri e non faccio altro che ascoltarlo...
     
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  14. Drukqs
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    oh ma voi avete la versione limitata stigaz? cioè c'è una specie di booklet? nella mia versione no...
     
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  15. Mascara
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    no il mio non ce l'ha, ma è bello lo stesso...
     
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307 replies since 27/6/2005, 12:16   4668 views
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