BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB - Howl

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  1. simoirs90
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    Black Rebel Motorcycle Club - Howl
    2005
    Echo


    image

    Saliti alla ribalta con l'ottimo esordio omonimo, seguito dal meno entusiasmante ma pur sempre valido Take Them On, On Your Own i 3 di San Francisco si spostano dall' alternative rock distorto e psichedelico per virare verso i territori folk di questo Howl. Lo scioglimento del contratto con la Virgin Records rende Turner e Hayes completamente liberi, e sarà l'etichetta indipendente Echo a pubblicare questo lavoro, senza peraltro apportare alcuna modifica ai suoni registrati dalla band.
    Una scelta che si rivelerà assolutamente vincente, permettendo di mantenere intatto il clima creato dalla voce di Turner e Hayes, i quali si alternano nelle tracce: il primo ha una voce più profonda e segna gli episodi dal carico emotivo maggiore mentre sono di Peter Hayes le canzoni più d'atmosfera, saltuariamente accompagnate anche dall'armonica.

    Un album da ascoltare nella sua interezza, assaporandone l'atmosfera pacata che tuttavia non disdegna momenti più veloci come l'apertura movimentata di Shuffle Your Feet e Ain't No Easy Way dallo stampo country.
    I momenti degni di nota sono tanti: dal triste incedere di Howl al duetto chitarra-armonica di Fault Line passando per la tenera Promise e la magnifica Weight Of The World, definita da Turner la più pop del disco, come fosse un difetto. La profondità della voce del cantante invece, raggiunge vette incredibili proprio in questa canzone che, pur discostandosi leggermente dal resto dell'album, si rivela uno dei migliori episodi.
    Il folk più puro arriva con Restless Sinner e precedentemente da Devil's Waiting che sa tanto di cowboy in viaggio al tramonto, magari in mezzo a qualche valle sperduta.
    In chiusura, invece, la bellissima The Line, musicalmente un intenso crescendo chitarra-batteria accompagnato da un'altra prova emozionante di Robert Turner, poi seguita da una ghost track d'ispirazione country.
    Costantemente in bilico tra toni tristi ed evocativi, Howl si rivela una bella,e spiazzante, sorpresa che ha avuto il merito di far avvicinare qualche persona in più all'universo di questa band. Le successive riproposizioni live dei pezzi di quest'album sono all'altezza delle aspettative, contribuendo a creare dei "break" molto apprezzati durante ogni concerto. Dargli una possibilità potrebbe rivelarsi la migliore idea della giornata.



     
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    Copio incollo quello che avevo scritto sulla scheda:

    CITAZIONE
    Nel 2005 la svolta inaspettata dai più, ma prospettata da qualcuno. Abbandonate quasi del tutto le distorsioni ed i feedback, preferiscono un rock blues che si rifà al Reed solista (Promise, the line), a Dylan (Howl, Ain't no easy way, complicated situation), Stones con tanto di acustica in primo piano, armonica (e quindi se vogliamo ci possiamo immaginare anche Buckley o Drake, dal punto di vista dell'emotività e del clima che si respira nei brani, come in Fault line, devil's waitin', restless sinner ), voci soffuse, sebbene non manchi l'energia nel disco. Personalmente è un esempio di rock n'roll, garage molto più dedito al blues che al fuzz, ma nel suo insieme è un buonissimo lavoro. Personalmente ci sono dei grandissimi pezzi, con influenze fortissime nella tradizione afro del rock (Gospel song, Shuffle your feet)

    Blues rock, uso di acustica ed armonica tipica della scuola dylaniana, un modulo molto semplice ma efficace. ballate autunnali a tratti folk, a tratti gospel, ma molto molto molto blues rock. Sofferenza, emotività, brividi..

    CITAZIONE
    Costantemente in bilico tra toni tristi ed evocativi, Howl si rivela una bella,e spiazzante, sorpresa che ha avuto il merito di far avvicinare qualche persona in più all'universo di questa band. Le successive riproposizioni live dei pezzi di quest'album sono all'altezza delle aspettative, contribuendo a creare dei "break" molto apprezzati durante ogni concerto. Dargli una possibilità potrebbe rivelarsi la migliore idea della giornata.

    Concordo, soprattutto sull'ultima frase.

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1 replies since 8/1/2010, 14:28   443 views
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