CATHEDRAL - The Ethereal Mirror

(1993) - Cambio rotta...

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  1. Davide(M)
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    Cathedral - The Ethereal Mirror (Columbia/Earache Records)

    Violet Vortex
    Ride
    Enter the Worms
    Midnight Mountain
    Fountain of Innocence
    Grim Luxuria
    Jaded Entity
    Ashes You Leave
    Phantasmagoria
    Imprisoned in Flesh
    Sky Lifter (Instrumental)
    A Funeral Request (New version '93)



    Vortice violaceo che si fionda sull’asfalto e distrugge il creato, ingloba sonorità fresche, più pulite. Una bestia che finalmente dopo due anni riesce a scrollarsi di dosso quell’aurea di pesantezza che tanto la contraddistingueva nel precedente disco. Stavolta siamo introdotti nel mondo dei Cathedral da un introduzione che tocca più fortemente la tradizione Black Sabbath. Prima c’erano, se posso permettermi l’affermazione, uno sguardo fugace addirittura verso il metal estremo, con un “Forest Of Equilibrium” che tentennava tra un doom metal malinconico e lugubre, e psicotici inserti simil-death metal, quasi a voler rappresentare il padrino del tanto oggi seguito death/doom. Anzi: più che “seguito” direi che è diventato “di moda” e ciò non giova tanto al panorama metal mondiale. Dicevamo: intro Sabbath-ico, e siamo finalmente stesi da un riff d’effetto, pesante, ma d’una pesantezza diversa, impregnata d’un’atmosfera più respirabile. La produzione, è ad opera stesa della band, e rende palesemente i suoni più chiari.
    Di conseguenza la band riesce a mostrarsi al pubblico più dinamico, altro dato di fatto che dà, all’approccio lirico-compositivo dell’act inglese, una marcia in più per tutti i restanti tasselli che andranno a comporre la loro discografia. Il disco, prima di uscire in Europa nel 1993, è stato introdotto da ben quattro singoli, tra cui il primo “Grim Luxuria” maggiormente noto rispetto agli altri, forse per un velo di epicità che contraddistingue l’andamento generale del brano. “Ride” è -solo- una cavalcata abbastanza moderata nell’andamento, ma che nei suoi circa cinque minuti entra nella testa, e snocciola riff a dismisura, costruendo un muro di suono assolutamente invalicabile.
    Stavolta alla batteria troviamo Mark Wharton, altro ex-componente dei thrashers Acid Reign (chissà come mai questa scelta), in più Gary si occupa sia delle chitarre che del basso. Il cambiamento non è avvenuto solamente dal punto di vista musicale: anche Lee comincia con i suoi teatrini in cui può far notare tutta la usa tamarraggine, attraverso i vari “uh, yeah” o “uuuh” che degnamente però, farciscono l’intera durata d’ogni brano. Ogni brano è costituito da un groove assolutamente epocale. Groove che tra l’altro, raggiunge i massimo livelli, nella tiratissima bonus track strumentale, “Sky lifter”, da headbanging sfrenato, e con un leggero tocco stoner.
    Con “Enter The Worms” sembra tornare indietro di due anni, ma è solo una fottuta presa per il culo, perché non c’è nessuna differenza tra questa canzone e un masso di cemento che si schianta al suolo, tanta è la potenza che sprigionano i Cathedral, in questo loro nuovo corso intrapreso.
    E se vi sembra così chiaro il fatto che la band non abbandoni le proprie origini con “Enter The Worms” c’è una versione rivisitata di “A Funeral Request” ad allungare il brodo, tanto per far capire che le radici della band risiedono comunque in quel maledetto capolavoro senza tempo .
    “Midnight Mountain” è l’unica a splendere per un raro piglio fresco e rockeggiante, rispetto gli altri brani. Quasi come ci fosse una festa all’interno del disco, con mille invitati, gente a bere, a fracassare tutto, allestendo un circo di suoni che si perdono in atmosfere quasi sognanti. Lo dimostra il finale della citata song, ma lo sottolinea la seguente “Fountain Of Innocence”, splettrate figlie di Iommi intinte in un lago (fontana..lago..insomma..) di malinconia, di arpeggi, voci filtrate e breaks spaccaossa.
    Ci sono tre brani che infine, rappresentano a mio avviso quasi un modo per accontentare chi adorava i Cathedral del debutto. La martellante “Jaded Entity” e la gemella “Ashes you Leave” e la ben più oscura e lunga “Phantasmagoria”. Tra l’altro sia nella prima che in quest’ultima, troviamo la partecipazione del produttore David Bianco. Non è saputo quale idea abbia apportato di preciso ai brani, fatto sta che il risultato finale è più che soddisfacente.
    I Cathedral e i metallari sparsi nel mondo non avrebbero sopportato un “Forest” part II, quelli sono rituali che si fanno una volta sola nella vita. Cambiar pelle ha giovato tantissimo alla band. A giudicare anche dal seguito della loro carriera, non credete?



    "...Look back across the marble sea of discovery,
    a fountain of innocent flows in juvenescence..."


    Edited by Davide(M) - 13/1/2009, 12:24
     
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  2. John Hubert Cumberdale
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    Si, credo. asd
    Feci pure io la recensione di questo su quella meraviglia di zine che è hardsounds, eccola. Non era tutto sto gran che, tanto per confrontare, diciamo le stesse cose infondo quindi un fondo di verità ci sarà.
     
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  3. Davide(M)
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    CITAZIONE (John Hubert Cumberdale @ 13/1/2009, 11:46)
    Si, credo. asd
    Feci pure io la recensione di questo su quella meraviglia di zine che è hardsounds, eccola. Non era tutto sto gran che, tanto per confrontare, diciamo le stesse cose infondo quindi un fondo di verità ci sarà.

    poi non dire che son io ma "si credo asd" che significa? un tuo giudizio potresti darlo comunque...siam qui apposta ^_^ inutile linkare..
     
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    CITAZIONE (Davide(M) @ 13/1/2009, 11:24)
    I Cathedral e i metallari sparsi nel mondo non avrebbero sopportato un “Forest” part II, quelli sono rituali che si fanno una volta sola nella vita.

    d'accordissimo con la recensione del disco, un pò meno su questa frase su Forest: molti si aspettavano e volevano un Forest II perchè fece subito proseliti.
    penso che la nuova direzione venne pian piano da esperimenti (Dorrian era uno che in pochi hanni ha fatto tante cose 'abbastanza diverse') e con Soul Sacrifice trovarono la retta via

    i riferimenti alla lentezza esasperante di Forest li hanno sempre mantenuti, sia nella seconda parte di questo Ethereal Mirror che nel futuro, soprattutto in Endtyme


    torno a questo disco:
    è il mio preferito, noto che la copertina linkata è diversa dalla mia e che non ho le ultime 2 canzoni-bonustrack
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  5. Davide(M)
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    CITAZIONE (Al Helluja @ 13/1/2009, 12:28)
    CITAZIONE (Davide(M) @ 13/1/2009, 11:24)
    I Cathedral e i metallari sparsi nel mondo non avrebbero sopportato un “Forest” part II, quelli sono rituali che si fanno una volta sola nella vita.

    d'accordissimo con la recensione del disco, un pò meno su questa frase su Forest: molti si aspettavano e volevano un Forest II perchè fece subito proseliti.
    penso che la nuova direzione venne pian piano da esperimenti (Dorrian era uno che in pochi hanni ha fatto tante cose 'abbastanza diverse') e con Soul Sacrifice trovarono la retta via

    i riferimenti alla lentezza esasperante di Forest li hanno sempre mantenuti, sia nella seconda parte di questo Ethereal Mirror che nel futuro, soprattutto in Endtyme


    torno a questo disco:
    è il mio preferito, noto che la copertina linkata è diversa dalla mia e che non ho le ultime 2 canzoni-bonustrack

    in effetti "noi" metallari ci contraddiciamo sempre, in effetti volevo dire altro, in effetti tante altre cose..perchè da una parte c'era chi voleva il FOE part II, e dall'altra c'era chi accettava il nuovo corso della band. gli esperimenti sono ovvi, naturali...e sottoscrivo ciò che dici con endtyme, forse è quello in cui più si sente un non-abbandono del passato.

    skylifter è fantastica non te la perde :woot:
     
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    CITAZIONE (Davide(M) @ 13/1/2009, 12:31)
    .perchè da una parte c'era chi voleva il FOE part II, e dall'altra c'era chi accettava il nuovo corso della band.

    ah sì ,sì, certo



    Skylifter penso sia l'unica che mi manca di tutte le bonustrack dei Cattedrale :emo:
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  7. John Hubert Cumberdale
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    CITAZIONE (Davide(M) @ 13/1/2009, 11:53)
    CITAZIONE (John Hubert Cumberdale @ 13/1/2009, 11:46)
    Si, credo. asd
    Feci pure io la recensione di questo su quella meraviglia di zine che è hardsounds, eccola. Non era tutto sto gran che, tanto per confrontare, diciamo le stesse cose infondo quindi un fondo di verità ci sarà.

    poi non dire che son io ma "si credo asd" che significa? un tuo giudizio potresti darlo comunque...siam qui apposta ^_^ inutile linkare..

    Si, credo di si. è la risposta alla tua domanda, ancorchè retorica.
    Il link è una conferma, della risposta, e l'ho anche scritto.
    Se vuoi parlare del disco contnua, spero tu non voglia fare una discussione sull'utilità dei miei interventi. Grazie per la preziosa collaborazione.
     
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    'I am a Shadow and I dwell in the catacombs which border the country of illusion hard by the dim plains of wishing'
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    ma ci sono bonus track? :blink: come sono? il disco in se mi è sempre piaciuto... “Enter The Worms” mi sembra un ibrido tra la parodia e il sevogliamofarquestosiamancoracapaci :D
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  9. Davide(M)
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    CITAZIONE (Gidan Razorblade @ 13/1/2009, 12:48)
    ma ci sono bonus track?

    versione giapponese...la strumentale è fantastica a mio avviso.
     
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  10. lo sbudellatore
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    dovrebbe essere questo.
     
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  11. Davide(M)
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    si si! fantastica..
     
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  12. sabbathiana
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    recensione niente male.Con questo cd sembra di trovarsi davanti a una band totalmente diversa che assomiglia molto ai Candlemass
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    Dicevamo: intro Sabbath-ico, e siamo finalmente stesi da un riff d’effetto, pesante, ma d’una pesantezza diversa, impregnata d’un’atmosfera più respirabile.

    esattamente! non ci sono più pezi lenti che revocano atmosfere magiche ma solo un rock convolgente
     
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11 replies since 13/1/2009, 11:24   234 views
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