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@iE @iE.
Bellissima recensione!
Disco tra i miei preferiti in assoluto che ho consumato a furia di ascoltare.
Ogni tanto risentendolo mi sembra impossibile che un gruppo nel 1971 abbia potuto concepire brani come Children of the Grave o Sweet Leaf...con un Tony Iommi autore di riff tra i più importanti nella storia della musica e che eserciteranno una forte influenza per tutto ciò che verrà dopo...dal doom, allo stoner, all'heavy.
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