Solefald

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    Line Up:
    Cornelius Jakhelln - Voce, Chitarra, Basso, Synth
    Lars "Lazare" Nedland - Voce, Tastiere, Synth, Batteria


    Discografia:
    The Linear Scaffold - Avantgarde Music (1997)
    Neonism - Avantgarde Music (1999)
    Pills Against The Ageless Ills - Century Media (2001)
    In Harmonia Universali - Century Media (2003)
    Red For Fire: An Icelandic Odyssey Part I - Season Of Mist (2005)
    Black For Death: An Icelandic Odyssey Part II - Season Of Mist (2006)


    I norvegesi Solefald nascono intorno alla fine del 1995 grazie al duo formato da Cornelius (che si può trovare anche nei progetti solisti Sturmgeist e G.U.T.) alla voce (scream e clean), basso e chitarra, e da Lazare (anche tastierista nei Borknagar, Age Of Silence, Vintersorg e batterista dei Carpathian Forest, tra gli altri) alla voce (clean), tastiere di vario tipo (piano, organo) e alla batteria.

    Dopo un solo demo, Jernolov del 1996, debuttano nel 1997 con il primo disco:
    The Linear Scaffold
    1. Jernlov 03:52
    2. Philosophical Revolt 05:49
    3. Red View 05:24
    4. Floating Magenta 01:46
    5. The Macho Vehicle 05:04
    6. Countryside Bohemians 05:37
    7. Tequila Sunrise 04:21
    8. When the Moon Is On the Wave 07:25
    Total playing time 39:18


    Un debutto sicuramente di altissimo livello, nel quale i due propongono uno dei primi dischi tranquillamente definibili avant-garde. Le radici affondano sicuramente nel black metal (sinfonico), con le tipiche scream vocals, molto "graffianti", ad opera di Cornelius, sfuriate tipiche del genere, sulla cui base però i Solefald propongono un nuovo modo di intendere il black metal, grazie all'utilizzo di elementi che raramente precedentemente si erano sentiti in un disco della scena estrema. Le chitarre sono supportate dalla costante presenza delle tastiere, che hanno un ruolo fondamentale nella costruzione delle canzoni, parti dai ritmi elevati sono intrecciate a parti più lente e atmosferiche e a parti jazzate, sulle quali duettano Cornelius, con il suo scream abbastanza "acuto", e Lazare, dotato di una voce (pulita) molto particolare e riconoscibile.
    Per tutto il disco si avverte la ricerca di un suond che possa suonare veramente nuovo all'ascoltatore, come dimostra la parte centrale di Philosophical Revolt nella quale il tempo viene tenuto con il battito delle mani, o come in Floating Magenta e Tequila Sunrise , canzoni composte solamente da piano e voce.

    Due anni dopo (1999) esce il secondo disco, da molti considerato il capolavoro del gruppo:
    Neonism
    1. Fluorescent 05:20
    2. Speed Increased to Scaffold 08:27
    3. CK II Chanel N*6 03:31
    4. Proprietors of Red 06:33
    5. A Motion Picture 01:55
    6. Omnipolis 05:36
    7. Backpaka Baba 05:24
    8. Third Person Plural 04:03
    9. 0434 PM 03:22
    10. The New Timelessness 06:00
    Total playing time 50:11

    (ristampato nel 2007 con una scaletta leggermente differente, dove si scambiano i posti Fluorescent e Propietors Of Red)

    I nostri propongono ancora una sorta di avant-garde/black metal dalle tinte jazze, nel quale però le radici black metal dell'esordio vengono leggermente oscurate, nonostante rimangano sempre ben presenti in ogni disco, da un sound più legato alle tastiere.
    La grandissima capacità dei due è di sapere creare canzoni che suonano molto estreme, musicalmente e concettualmente parlando, che però entrano in testa fin dal primo ascolto grazie a melodie e ritornelli particolarmente "catchy", come nell'opener Fluorescent, dotata di una parte centrale fantastica grazie alle tastiere di Lazare, o in Propietors Of Red, a mio parere la migliore del disco, canzone estremamente coinvolgente, o ancora come in Omipolis, cantata completamente in francese, la canzone più particolare del disco nella quale sono le tastiere a scandire il ritmo.

    Passano altri due anni (2001) ed esce il terzo disco:
    Pills Against The Ageless Ills
    1. Hyperhuman 04:03
    2. Pornographer Cain 06:04
    3. Charge of Total Effect 06:28
    4. Hate Yourself 05:27
    5. Fuck Talks 05:09
    6. The Death of Father 04:46
    7. The USA Don't Exist 04:49
    8. Anti-City Strategy 04:33
    9. Hierarchy 04:57
    Total playing time 46:16


    Il disco ha un concept molto particolare, creato da Cornelius: viene raccontata infatti la storia di due fratelli, Pornographer Cain, ovvero un direttore di film porno che viene accusato dell'omicidio di Kurt Cobain per il quale viene condannato a morte, e Philosopher Fuck, filosofo esiliato dagli Stati Uniti che si trova a vivere da Parigi la morte del fratello e, successivamente, la propria fine.
    Il concept suona certamente bizzarro, ma in realtà i testi sono i più duri che i Solefald abbiano mai composto, come si può leggere ad esempio in Hate Yourself

    They say hate yourself and I will make you happy
    I am not a happy boy I refuse to believe
    That if I hate myself I will become happy
    When the trendy believers refuse to relieve
    Hate yourself you are not good enough
    Hate yourself they have told you before
    Hate yourself there is always someone better
    Hate yourself they fight an anorexic war [...]
    Hate yourself you deserve to die and
    Hate yourself they have told you before
    Hate yourself you are too weak



    Musicalmente parlando il disco è dotato prima di tutto di una produzione certamente migliore dei due precedenti, dal punto di vista sonoro è forse il più estremo che abbiano mai composto, anche se è una violenza ragionata e mai fine a sè stessa.
    Da citare la devastante opener Hyperhuman, dotata di un riff di chitarra stupendo, e Charge of Total Effect, anche se il disco non soffre di nemmeno un calo.

    Nel 2003 esce il quarto disco
    In Harmonia Universali (Recensione di Dave)
    1. Nutrisco Et Extinguo 07:11
    2. Mont Blanc Providence Crow 05:15
    3. Christiania 08:20
    4. Epictetus and Irreversibility 05:58
    5. Dionysify the Night of the Spring 08:12
    6. Red Music Diabolos 04:34
    7. Buy My Sperm 04:35
    8. Fraternité de la Grande Lumière 05:12
    9. The Liberation of Destiny 06:28
    10. Sonnenuntergang Im Weltraum 04:32
    Total playing time 01:00:17


    Disco che suona più "curato" rispetto ai precedenti, con meno parti black metal e suoni più legati all'avant-garde, come per esempio la presenza di un sax.
    Le canzoni sono mediamente più lunghe, con strutture ancora più intricate dei dischi precedenti, con Cornelius che oltre al solito scream si dedica anche ad un cantato in clean (presente comunque fin da Neonism) dal suono "sofferto", prendendo a mio parere troppo spazio alle parti in clean di Lazare.
    Non aggiungo altro invitandovi a leggere la recensione che inquadra bene il disco.

    Quando ci si aspettava che i Solefald avrebbero continuato sulla stessa linea musicale, con un comunicato il duo annuncia che, dopo aver già sperimentato tutto quello che c'era da sperimentare, sarebbero tornati alle proprie origini componendo due dischi strettamente legati l'uno all'altro riguardanti la mitologia vichinga.
    Nel 2005 e nel 2006 escono quindi rispettivamente;
    Red for Fire: An Icelandic Odyssey: Part I(Recensione di Dave) / Black For Death: An Icelandic Odyssey : Part II

    La volontà di suonare viking metal è rispettata in parte, visto che il sound tipico dei Solefald si sente eccome, e il gruppo si dimostra capace di creare grande musica (e soprattutto musica innovativa) anche in generi che non gli competevano.
    I dischi vengono impreziositi dalla partecipazione di molti ospiti, troviamo infatti violino, violoncello e sax in entrambe le uscite, più Trickster G. (Krystoffer Rygg) alla voce in Loki Trickster God e Aggie Frost Peterson in White Frost Queen.
    Trovo che il primo sia meglio del secondo, credo suoni più fresco e interessante, mentre il secondo nonostante la presenza della stupenda Loki Trickster God, con un Rygg fenomenale, è penalizzato dalla scelta di inserire ben tre canzoni parlate (in norveges) che spezzano troppo il ritmo.

    Quello che ci aspetta ora dai Solefald è un mistero, nell'attesa consiglio a tutti di passare all'ascolto di questo gruppo innovativo e particolare.

    Edited by Alphadj - 15/5/2020, 17:16
     
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  2. .Davide
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    Band conosciuta quasi cronologicamente, questa.
    Fino a poco tempo fa avevo la discografia intera originale, poi l'ho data ad uno che sbava per questa roba più di me.."Neonism" e "Pills" rappresentano i tratti che più amo dei Solefald.
    Purtroppo la saga dell'Odissea, non mi è piaciuta tanto, direi che il cd rosso batte il nero 2 a 0, uno per i pezzi di una poesia assurda (i primi minuti di sto disco sono spettacolari) e poi per il suono proprio....
    "In Harmonia" è un disco discreto, col tempo l'ho rivalutato, se prima ci sbavavo ora lo reputo un disco appena sufficiente...I Solefald sanno fare di meglio, col tempo si sono ammosciati un pò =/
     
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    Segnalo (visto che me l'ero perso pure io) che l'anno scorso è uscito un nuovo disco del progetto solista di Cornelius, Sturmgeist, intitolato Manifesto Futurista dove sembra ritorni di più verso lidi black metal, adesso me lo sento :sisi:
     
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    Neonism è un signor album, uno dei miei preferiti
     
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    Oh ma è uscito da un mese il nuovo album e nessuno dice niente, adesso vedo e provvedo:
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    1 Song Til Stormen 4:58
    2 Norrøn Livskunst 4:18
    3 Tittentattenteksti 4:16
    4 Stridsljod, (Blackabilly) 5:51
    5 Eukalyptustreet 9:26
    6 Raudedauden 3:13
    7 Vitets Vidd I Verdi 5:37
    8 Haugferdi 5:55
    9 Waves Over Vallhalla (An Icelandic Odyssey, Part III) 6:29
    10 Til Heimen Yver Havet 4:15

    qua c'è un assaggio
     
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    Io devo ancora sentirlo, adesso provvedo! (anche se loro mi piacciono solo in certi periodi, ho una specie di blocco a volte)
     
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    L'essenziale è invisibile agli occhi
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    Oh madonna, non ne avevo idea davvero. Finalmente! Mo ora provvedo ad ascoltarlo. Ah comunque, In Harmonia Universali mi fa sbavare.
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    SOLEFALD: Suoneranno dal vivo dopo 15 anni!

    Oltre ad avere annunciato il titolo del nuovo album, “Kosmopolis”, pianificato ad oggi per la seconda metà del 2013, i norvegesi SOLEFALD danno una svolta alla loro carriera, tornando ad esibirsi dal vivo, evento non più accaduto dal tour effettuato di supporto al debut-album “The Linear Scaffold”. La prima data li vedrà protagonisti al Southern Discomfort Festival di Kristiansand, Norvegia, il 15 settembre. Mentre è già confermata la loro presenza all’Inferno Festival di Oslo nell’aprile 2013.
    Oltre a Cornelius e Lazare, membri fondatori della band, i Solefald avranno in line-up gli elementi dei connazionali avantgarde-deathster IN VAIN.
    Non ci sono ancora notizie su eventuali tour europei completi.

     
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    http://metalitalia.com/articolo/solefald-v...date-in-italia/

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    Entrambe le date sono una possibilità concreta, forse di più quella vicino Brescia.
     
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    Avete ascoltato l'ultimo album, World Metal? Io ne sono rimasto molto deluso. :(
     
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    ok, a quanto pare i Solefald stanno scrivendo un nuovo album :wub:
     
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