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Vortex Surfer
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Il disco più sottovalutato delle zucche, assieme al successivo Machina II. Personalmente credo che sia troppo lungo, talvolta prolisso e con qualche riempitivo di troppo. Ma 3 canzoni sono di livello mostruoso: la già citata Stand inside your love, la meravigliosa Glass and the ghost children (2 canzoni, splendide entrambe, in una) e la troppo spesso dimenticata The crying tree of mercury (con riff di tastiera da brivido e la voce di Billy che si inerpica raggiungendo vette di espressività spaventose).
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3 replies since 10/3/2008, 17:25 677 views
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