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Devin Townsend - Infinity
1998
InsideOut
Line Up:
Devin Townsend - vocals, guitar, programming
Christian Olde Webbers - bass
Gene Hoglan - drums
Tracklist:
1. Truth 03:58
2. Christeen 03:42
3. Bad Devil 04:52
4. War 06:30
5. Soul Driven Cadillac 05:14
6. Ants 02:01
7. Colonial Boy 03:04
8. Life Is All Dynamics 05:09
9. Unity 06:57
10. Noisy Pink Bubbles (bonustrack) 5:21
Total playing time 41:27I can and I can not.
E' con questa frase, una vera e propria diciarazione d'intenti per l'album, che l'ascoltatore viene introdotto alla scoperta del primo full lenght a proprio nome di Devin Townsend, uscito a pochi mesi dall'esordio da solista con gli Ocean Machine (sempre nel 1998), questo "Infinity" che, come si legge nel booklet, impegnò l'artista per parecchio tempo in fase di composizione.
La line up, prima di molte formazioni differenti, propone oltre a Townsend alla voce e alle chitarre Christian Olde Webbers al basso e il solito Gene Hoglan alla batteria, probabilmente il compagno più fedele nel corso della carriera del canadese.
Fin dalle prime note (ma già dalla copertina...) si capisce subito che è meglio scordarsi "Biomech" se si vuole apprezzare appieno il disco: la vena progressive rock, fortemente influenzata dal lavoro con Steve Vai, e l'intensa emotività dell'esordio sono praticamente scomparse per lasciare spazio ad un metal dai suoni distorti e disturbanti, figlio della proposta degli Strapping Young Lad da cui però si discosta in quanto a violenza.
Questo è certamente il lavoro dove Townsend da maggiormente sfogo alla propria "pazzia musicale", dovuta a una certa pazzia mentale, componendo nove canzoni che alternano muri sonori composti da chitarre e suoni disortissimi, quasi al limite del noise, a parti più accessibili e melodiche come in "Christeen", utilizzata anche come singolo, e "Colonial Boy" .
Il pezzo più conosciuto del disco è probabilmente "Bad Devil", brano scanzonato dall'allegria contagiosa in cui è presente anche un trombone, che come attitudine verrà ripreso in un altro episodio della carriera di Townsend, "Vampira" presente in "Synchestra".
Al contrario "War" è la canzone che rappresenta al meglio i muri sonori di distorsione: dopo un inizio tranquillo col passare dei minuti le chitarre, a volumi sempre crescenti, prendono il sopravvento instaurando un senso di oppressione nell'ascoltatore, fino al finale in cui viene raggiunto l'apice del caos, interrotto bruscamente da un Townsend in cerca di pace (God, quiet! Just a little bit of quiet please! Just stop the noise for once... please!!!).
E' nel finale però che il disco sale veramente di livello grazie alla coppia "Life Is All Dynamics/Unity" supportate da una stupenda bonus track finale, "Noisy Pink Bubbles", dotata di un ritornello tra i migliori mai composti dal canadese: la prima è un crescendo continuo di emozioni formate dalla voce di Townsend, sempre in bilico tra clean e scream, che raggiunge il suo apice nel ritornello finale, mentre la seconda è a mio parere la miglior canzone del disco, nella quale Towsnend riesce ad essere ossessivo e disturbante ripetendo semplicemente per tutto il tempo "It's all right" sulla base di una stessa melodia che si ripete alzandosi di volta in volta di tono.
Il disco risulterà un'eccezione nella discografia solista del canadese che successivamente tornerà verso lidi più progressive con l'acclamatissimo "Terria", ma nonostante la sua impredivibilità e la scarsa accessibilità mi sento di considerarlo il migliore della carriera del canadese, vero e proprio manifesto della personalità instabile di Devin Townsend.
Link utili: Devin Townsend, Strapping Young Lad, Physicist.. -
|Davide|.
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bad devil :inchinoabbastanzakrieg: . -
JØHN.
User deleted
secondo me non è poco accessibile, anzi.
è solo poco popolare. l'album in cui le canzoni sembrano più "canzoni" e meno legate l'una all'altra. un album divertente e piacevole..