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Innanzitutto John complimenti per l'analisi: sono entusiasta di questo tuo pamphlet sull'esordio dei Sabbath, visto che avrei voluto farlo io ma non sarei mai stato capace di raggiungere cotanta bellezza, esaustività e completezza di informazioni.
Un solo appuntO. The Wizard parla di droga, così come farà snowblind (cocaina). Il rapporto tra droghe e musica è una costante del ROCK di quella fine dei '60: la psichedelia della Scuola di San Francisco, il lato oscuro evocato dai Doors e Velvet Underground, la potenza di band come Blue Cheer, Sabbath e più avanti MC5, Sir Lord Baltimore, Blue Oyster Cult o Leaf Hound.
I Black Sabbath sono uno dei gruppi più belli e importanti della storia, nessuno oserà ribattere quest'affermazione. I Riff di Iommi sono sulfurei, lugubri, portanti mentre i suoi solos sono corse sfrenate verso gli abissi infernali. God, Devil, Hell & Heaven, Nativity In Black, beyond the wall of sleep, born again, Lord Of This World e via dicendo sono citazioni rpese dalla carriera dei Sabbath, che ebbero sempre grandissimi cantanti, vedi la triade sacra dei '70: Ozzy-Dio-Gillian.
L'esordio è un lavoro in cui il blues (the wizard) è ancora forte, mentre pian piano gli strumenti si ritagliano i loro spazi sul palcoscenico, come il basso di Geezer nell'intro di N.I.B.
Hai già detto tutto, posso solo limitarmi a dire che il disco lo trovate originale a 10 €. Compratelo, perchè ne vale la pena.
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