EDITORS - In the Light on this

(2009)

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    Dall'esterno le creature volgevano lo sguardo dal maiale all'uomo ... ancora dal maiale all'uomo:ma era già impossibile distinguere l'uno dall'altro
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    In This Light and On This Evening - 4:23 9/10
    Bricks and Mortar - 6:23 7/10
    Papillon - 5:26 4/10
    You Don't Know Love - 4:41 7/10
    The Big Exit - 4:46 6/10
    The Boxer - 4:42 7/10
    Like Treasure - 4:54 7/10
    Eat Raw Meat = Blood Drool - 4:55 4/10
    Walk the Fleet Road - 3:47 8/10

    Devo dire che c'ho messo un po' a capire quest'ultima fatica degli Editors, causa disorientamento, ma dopo qualche ascolto mi azzardo a spendere due parole per questa inaspettata svolta.
    In This Light And On This Evening sin dai primi secondi della prima traccia ci avverte che quello che abbiamo tra le mani rappresenta la svolta stilistica degli editors, che adesso di editors hanno solo il nome. E proprio mentre sto scrivendo mi domando se alternative sia la giusta sezione per il loro sound attuale, che sa di anni 80, di cure, di joy division. Se vogliamo affrontare questo album iniziamo prima col dimenticare back room e An End Has A Start, perchè in "In This Light And On This Evening" cambiano i suoni, cambia il concept e se prima ci ricordavano i coldplay e gli u2 adesso sanno di depeche mode. Il disco probabilmente farà mangiare le mani ai molti loro fan affezionati ma sono sicuro che altrettante persone lo apprezzeranno.
    Tralasciando alcuni pezzi come Papillon( o sweet dreams?)e Eat raw meat = blood drool ( parte bene ma dopo un po' sembra banale) il risultato è un disco coraggioso e sperimentale,dedicato soprattutto agli amanti della darkwave. Da apprezzare invece The Boxer(anche se mi ricorda molto un intro di Tom Waits che adesso mi sfugge) e Walk The Fleet Road, bella dark. Ormai l'abbiamo capito che gli Editors sono bravi plagiatori, astuti muratori in grado di prendere tanti mattoni e di unirli assieme ad arte, ma devo dire anche che sanno fare il loro mestiere.
    Manca un po' d'incisività ma ho apprezzato, in una sola parola: coraggioso, alla faccia di chi fa sempre le stesse cose.

    6.5/10
     
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    Non sono assolutamente d'accordo con questa recensione per molti motivi. Negli anni 80 non c'erano solo i Depeche Mode a fare un certo uso dell'elettronica. Si vede che gli 80 non li hai vissuti altrimenti penso che lo sapresti. I Depeche sono solo quelli più famosi forse. Seconda cosa: ben venga chi è capace di fare una canzone con un ritornello che si pianta nel cervello e non se ne esce più. E' una vittoria perchè non tutti ne sono capaci. Non riesco a scagliarmi contro Eat raw meet anche perchè mi piace un casino. Forse l'unico appunto che fare su questa canzone è che io, da appassionata NINfomane quale sono, gli avrei riservato un trattamento più pesante. Si può essere cattivi rimanendo nell'ambito dell'elettronica ma penso che gli Editors abbiano tutto da imparare ancora da questo punto di vista. E spero che imparino in fretta. Il brano di apertura del disco mi ha impressionato. Sembrava di sentire Curtis buonanima con delle vibrazioni più oscure del nero. La mia associazione mentale Papillon/ Blue Monday rimane invariata. Me la ricorda sempre ad ogni ascolto. Ho avuto modo anche di sentire il cd bonus e ci sono delle perle anche li. una Human che non avrebbe sfigurato nel disco principale, di rara bellezza. Ma anche il resto del cd non scherza. Insomma spero vivamente che gli Editors proseguino in questa direzione. Se lo fanno avranno sicuramente una nuova adepta: me.
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  3. Nil_
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    Per me è il disco della svolta stilistica.
    Si saranno scocciati di fare del semplice guitar rock, e hanno aggiunto quei Synth che per ora non convincono.
    Vedremo il prossimo album, ma per ora questo In This Light and On This Evening non mi ha proprio convinto.

     
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    CITAZIONE (darkerstar @ 7/12/2009, 18:30)
    Non sono assolutamente d'accordo con questa recensione per molti motivi. Negli anni 80 non c'erano solo i Depeche Mode a fare un certo uso dell'elettronica. Si vede che gli 80 non li hai vissuti altrimenti penso che lo sapresti. I Depeche sono solo quelli più famosi forse. Seconda cosa: ben venga chi è capace di fare una canzone con un ritornello che si pianta nel cervello e non se ne esce più. E' una vittoria perchè non tutti ne sono capaci. Non riesco a scagliarmi contro Eat raw meet anche perchè mi piace un casino. Forse l'unico appunto che fare su questa canzone è che io, da appassionata NINfomane quale sono, gli avrei riservato un trattamento più pesante. Si può essere cattivi rimanendo nell'ambito dell'elettronica ma penso che gli Editors abbiano tutto da imparare ancora da questo punto di vista. E spero che imparino in fretta. Il brano di apertura del disco mi ha impressionato. Sembrava di sentire Curtis buonanima con delle vibrazioni più oscure del nero.

    effettivamente non li ho vissuti ( in senso stretto del termine) perchè non ero ancora nato, ma ciò non toglie che mi ricordano i depeche mode e i joy division, e scusa se è poco :) .
    Lo reputo un lavoro coraggioso e di carattere ma sfiora troppe volte la banalità. Mi sono piaciuti alcuni pezzi in particolare che hanno condizionato/salvato il mio voto, che riconfermo: sufficiente. Niente di più.
     
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  5. Shurayuki Hime
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    Ormai l'abbiamo capito che gli Editors sono bravi plagiatori, astuti muratori in grado di prendere tanti mattoni e di unirli assieme ad arte, ma devo dire anche che sanno fare il loro mestiere.

    Diciamo anche che hanno preferito, sempre in ambito edilizio, costruirsi una villetta tutta per loro, invece di continuare a dividere un appartamento saturo di Franz Ferdinand, Interpol et similia. Villetta che forse apparteneva a Dave Gahan e che magari nel prossimo album abbatteranno pure. Che li abbia influenzati l'architetto Flood, non lo so, però ammiro il coraggio di questa svolta.
    A me quest'album é cresciuto con gli ascolti, ci trovo più alti che bassi, ma non ho nessuna intenzione di ascoltarmi i loro lavori precedenti a questo.
    La copertina comunque é bellissima.
     
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    CITAZIONE (Shurayuki Hime @ 7/12/2009, 20:54)
    A me quest'album é cresciuto con gli ascolti, ci trovo più alti che bassi, ma non ho nessuna intenzione di ascoltarmi i loro lavori precedenti a questo.

    Guarda ti dirò faresti anche bene. Io ho fatto il viaggio a ritroso ma continuo a preferire di più sto disco. Tanto che è al secondo posto della mia classifica di fine anno, prima dei Depeche. Qualcosa vorrà pur dire...

    CITAZIONE (hugimunn @ 7/12/2009, 19:58)
    effettivamente non li ho vissuti ( in senso stretto del termine) perchè non ero ancora nato, ma ciò non toglie che mi ricordano i depeche mode e i joy division, e scusa se è poco :) .

    Non volevo sminuire la tua cultura musicale ci mancherebbe. Semplicemente volevo far notare che se uno avesse vissuto in pieno gli anni ottanta musicalmente saprebbe che nello stesso periodo in cui i Depeche muovevano i primi passi, c'erano altre band che muovevano passi nella stessa direzione. I Depeche Mode hanno avuto la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto e sono diventati più famosi di altri. Ma certi suoni sono tipici di un epoca e non solo di una band.

    SPOILER (click to view)
    Fede dove diavolo sei quando mi servi? :P Spiegaglielo tu...
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    non ho scritto che solo i depeche mode facevano quello che facevano nella loro epoca, e non ce l' ho con loro paragonandoli agli editors, casomai il contrario.
     
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    boh sarà che non sono un purista, ma quest'album non m'è dispiaciuto..
    avrei dato qualcosina di più.
    e di certo non 4 a papillon..dai, è un singolone..se valutassimo le canzoni per le somiglianze si salverebbero ben pochi al giorno d'oggi :D
     
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    A me generalmente non piace dare i voti alla musica, non è così che la vivo io. Per quello non partecipo quasi mai ai sondaggi. Perchè un conto è decidere cosa è oggettivamente migliore, ed è difficile impossibile perchè l'oggettività in musica non esiste, un conto è decidere cosa è migliore per me che non è la stessa cosa. E poi un numero non mi spiega nulla. Non mi spiega perchè un disco è bello o brutto. Non mi spiega l'anima di chi l'ha composto, non mi spiega le sue intenzioni, quello che voleva esprimere etc etc...
    Ritornando in topic devo dire che non c'è un pezzo da insufficienza in questo disco. I brani che mi piacciono di meno, e Papillon non è di certo tra questi, sono comunque sulla sufficienza.
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