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Dav1de
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Century Media - July 15th, 1998
Ville Laihiala: Voce
Sami Lopakka, Miika Tenkula: Chitarre
Sami Kukkohovi: Basso
Vesa Ranta: Batteria
Kaamos / Farewell / Dead Leaves / For The Love I Bear / One With Misery /
The Suicider / The Rain Comes Falling Down / Grave Sweet Grave / Burn /
Drown Together / Let Go (The Last Chapter) / Mourn
"Frozen" è, sotto tutti i punti di vista, migliore di "Down". Segue il suo percorso, lo elabora, lo plasma, nonostante l'azione di semplificazione della forma canzone abbia già preso atto (in un certo senso) con "Amok". Si lascia spazio alle potenzialità melodiche delle loro canzoni, creando atmosfere davvero evocative, a volte prettamente heavy rock, altre volte dal forte sapore gothic. Migliore per la produzione anche! Basti pensare ai suoni della batteria in "Down" molto presenti, cosa che ha dato, e continua a dare, una sorta di "fastidio" all'ascolto (un pò come, con le dovute proporzioni nel genere, con "Litany" dei Vader). E' un disco dinamico, che alterna le prime, vere canzoni malinconiche, quasi disperate, ad altre sfrontatamente rock. Chissà se la band avrà composto il disco proprio durante il Kaamos, ovvero quel fenomeno naturale che permette giorni di cielo senza sole, per molto tempo, rendendo l'atmosfera molto oscura. E l'intro ci conduce proprio in questo panorama...
Le liriche son sempre nello stile Sentenced, e in "Farewell" ci sono parole di totale pentimento, che portano alla morte:
"I regret every single day I ever lived in my life
I gave all I had in me… So it´s time to say Goodbye"
mentre "Dead Leaves" dipinge un paesaggio immerso nelle lande desolate finlandesi, dove ogni cosa sta morendo (death has taken over and slowly fades the light away) ed il passaggio delle persone, è decorato dalla natura che dice addio al mondo (The first flakes of snow guide me on my last pathway). La natura comincia a essere protagonista in seconda dei testi dei finlandesi. La "supremazia" del ghiaccio, ad esempio, che riesce a dominare ogni altra cosa (The wintry frost comes crawling freezing all life that´s on its way) ed essere vivente ("gray with the whiteness of what´s dead", ovvero il grigio che si ibrida alla bianchezza di ciò che è morto). Già queste tracce, ci convincono appieno. Tralasciamo totalmente il periodo Jarva della band. E catapultiamoci in questa nuova era (non l'avevate ancora fatto?). "Frozen" esce nel 1998, e mette subito le cose in chiaro, eppure siamo alla terza canzone, e c'è già nell'aria qualcosa che ci fa presagire che questo è SOLO UN GRANDISSIMO DISCO. I suoni non sono molto robusti (tant'è che il titolo del disco suggerisce una certa fragilità di questa sorta di concept album) eppure convince già appieno.
La conferma arriva con i pezzi più heavy e veloci del disco. "For The Love I Bear" (la famosa canzone col break ruttato tanto per capirci) che parla di un amore ormai finito e della persona ormai disperata, che si lascia andare alla disperazione; "The Suicider" ovvero l'inno dell'uomo immortale (Killing me is not enough to make me go away) che cerca morte (I´m the Suicider seeking for the End of Life) ed infine "Let Go", che parla di suicidio (It´s time, tonight´s the night -the last one of my life, this time I´ll just let myself go and leave this world behind) e che possiede una carica pazzesca, dove Ville si scatena come non mai. Personalmente "One With Misery" è il pezzo che dovrebbe meritare più parole. Certo, è nei canoni standard della band, ma ha quel riff e quella voce penetrante che ti colpisce al primo ascolto, quelle chitarre che, unendosi in un tutt'uno, mi danno quasi la sensazione di un cielo che ci copre di neve, da un momento all'altro; non è neve però a cadere, ma pioggia (The Rain Comes Falling Down), che cade su lla testa di due amanti che tingono la loro storia di sangue ("A steady hand with this sharpened hard steel will help me wipe away this agony I feel" - come dire, mettiamo fine a questa mia agonia con questa lama affilata!). "Frozen" è intervallato da una sola canzone breve, ovvero "Burn" un solo riff orientaleggiante con voce femminile, che assieme a "Mourn" e l'intro, rappresentano le uniche strumentali di questo bel lavoro.
Il miglior disco fin'ora del nuovo capitolo dei Sentenced, un disco da scoprire lentamente e ascoltare senza troppe pretese.
MATERIALE EXTRA:
bonus tracks della golden edition:
Creep (Radiohead cover)* (3:54)
Digging the Grave (Faith No More cover)* (2:58)
I Wanna Be Somebody (WASP cover)* (3:31)
House of the Rising Sun (Animals cover)* (4:08)
"Creep" e "I Wanna Be Somebody" riuscite ottimamente, "Digging The Grave", sebbene criticata per la sua diversità nelle linee vocali e per la limitata capacità nel cantato di Ville (e dicono sempre che lui abbia voluto copiarlo..quanto meno apprezzare lo sforzo dell'omaggio e del pezzo suonato almeno decentemente..tra l'altro è facile). Per le altre, non saprei, mi fan rimanere sempre perplesso.
bonus track dell'edizione giapponese:
No Tomorrow (4:34) - tipica sentenced-song, con delle ottime linee vocali..niente da dire...
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lovelorn .
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Non so perché l'acquistai...Forse per l'offerta-ristampa, forse per le recensioni che lo osannavano tra i migliori della band.
Risultato finale: i Sentenced non fanno per me.... -
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ascolta prima l'ultimo per dirlo... per quanto possa sembrare strano... i Sentenced sono abbastanza diversi nelle varie sfumature, e per me per la seconda parte della carriera, han trovato la produzione adatta solo col Funeral... 
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lovelorn .
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No no Gidan... per ora preferisco non ascoltare altro...Non mi sono ancora ripreso dal rutto inciso su una canzone di questo disco... . -
.CITAZIONE (lovelorn @ 26/12/2007, 13:46)No no Gidan... per ora preferisco non ascoltare altro...Non mi sono ancora ripreso dal rutto inciso su una canzone di questo disco...
ah, ho presente, vabbè.. lo facevano anche i Metallica dieci anni prima... nel caso volessi riprendere mano, pensa però a ciò che ti ho detto... anche io all'inizio mi scontravo con la produzione e l'attitude della band... alla fine a livello di contenuti, I Sentenced non han mai inventato nulla, ma l'han sempre saputo far bene. 
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lovelorn .
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Ecco...Attitudine, modo di esprimersi...Troppo "street" per i miei gusti... . -
.CITAZIONE (Gidan Razorblade @ 26/12/2007, 14:14)alla fine a livello di contenuti, I Sentenced non han mai inventato nulla, ma l'han sempre saputo far bene.
Quoto, comunque l'attitudine di "Frozen" è in parte diversa da quella degli altri dischi... Il rutto appunto può fuorviare, per me lovelorn, quando vorrai, potresti provare con il succesivo "Crimson", meno "rude", più maturo, più cauto nel trattare certi temi e poi con "The Cold White Light" forse - per quanto mi riguarda - il picco della seconda parte di carriera, avesse solo la produzione del successivo "The Funeral Album"....
A conti fatti, "Frozen" è quello che meno preferisco dei Sentenced con Lahiala, nonostante ottimi pezzi come "Farewell", "One With Misery" e la strumentale "Mourn".. -
lovelorn .
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Se il tempo me lo concederà proverò a dar loro un'altra occasione...Comunque con una voce (poi perché mi ricorda troppo Hetfileld?) ed un'attitudine così rude non credo saranno mai tra i miei preferiti... . -
.CITAZIONE (lovelorn @ 26/12/2007, 15:01)poi perché mi ricorda troppo Hetfileld?
Le somiglianze ci sono... più di una persona me lo ha fatto notare non appena gli ho fatto ascoltare la band....
Comunque sì, i Sentenced non sono certo un gruppo "delicato" nell'approccio... lo sanno essere a tratti, ma spesso la rudezza è proprio una loro caratteristica, sia nei testi che nell'attitudine....
Tuttavia sanno emozionare (nei momenti meno rudi ), e anche bene a mio parere...
Edited by MrBungle82 - 26/12/2007, 15:09. -
.CITAZIONEComunque con una voce (poi perché mi ricorda troppo Hetfileld?) ed un'attitudine così rude non credo saranno mai tra i miei preferiti...
mh, rude lo è sicuro... dire sgraziata... volutamente sgraziata... e questo ad esempio invece a me gioca come fattore positivo in ermini di contrasto... ci son diversi gruppi cosiddetti gothic metal/rock che non reggo proprio per lo standard come vocalist che vuole una voce pulita e limpida, invece questo fattore me li fa vedere diversi dagli altri.. la seconda cosa che me li fa apprezzare, son gli assoli di chitarra (spesso assenti nel genere, oppure pieni di gain, che li strozzano ) , terza cosa, i testi... più che James comunque, credo ricordi parecchi frontman thrash anni 80... verissimo
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lovelorn .
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Cosa sono i gain? . -
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Il gain è l'effetto distorsione della chitarra elettrica, più è alto e meno il suono è pulito...
Gidan diceva che spesso in questo genere ci sono appunto assoli "sporcati" dal gain...
Invece Tenkula spesso si esibisce in bellissimi assoli senza l'uso di gain, limpidi nel suono
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.CITAZIONE (Gidan Razorblade @ 26/12/2007, 15:47)mentre ...
(FILE:https://www.youtube.com/v/fKbPJ7dBzQo&rel=1)
grande solo e grande pezzo... seppur, nel complesso, non mi sia particolarmente piaciuto l'ultimo disco, questo è sicuramente uno dei migliori brani dei Sentenced 
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lovelorn .
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Ah, ho capito...Più o meno...
Adesso però non mi vengono in mente altri gruppi che usano quest'effetto....
SENTENCED - Frozen(nella sua versione -gold-) |
