A PERFECT CIRCLE - Thirteenth Step

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    A PERFECT CIRCLE - THIRTEENTH STEP


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    Tracklist:

    01-The Package
    02-Weak and Powerless
    03-The Noose
    04-Blue
    05-Vanishing
    06-A Stranger
    07-The Outsider
    08-Crimes
    09-The Nurse Who Loved Me
    10-Pet
    11-Lullaby
    12-Gravity


    Anno 2003.
    Tre anni dopo il debut-disc “Mer de Noms” gli A Perfect Circle ritornano sulla scena post revival grunge portata avanti da Pearl Jam e Smashing Pumpkins.
    La scalata si compone di tredici scalini e in questi 50 minuti la rabbia e la quantità di acquerelli sonori di Mer de Noms creati da Billy Howerdel, si affievoliscono e rendono questo disco più cantato a sognante con sprazzi di tastiere eteree(The Noose).
    Per tutto il tempo la pervasione di tristezza raggiunge anche l’ultimo neurone refrattario al cambiamento pacifista della band. Per pacifista intendo la distensione dei due leader, sia di Maynard che di Billy. Dei guaiti del debutto non vi è più traccia e Maynard si astratizza e diviene più velato lasciando fluttuare la mente dell’interdetto astante.
    Billy lascia da parte tutto il repertorio di riff di Mer de Noms e si destreggia in arpeggi acustici e sonorità più semplici e di easy listening.

    Si inizia con The Package e la pasta della chitarra si fa subito assaggiare morbosamente. L’inizio di The Hollow è solo un ricordo e l’arpeggio si trascina per tutto il trascorrere con picchi di rabbia, però contenuta. Il basso di Jeordie White sfodera un suono devastante e la voce stanca e tirata di MJK ci catapulta in un’atmosfera decisamente in bilico tra assenteismo e furia cieca.
    Weak and Powerless, il singolo, mostra l’inversione dei ruoli tra chitarra e basso. Il protagonista è White e la chitarra lo scorta con dei contorni sonori dilatati e ripetuti.
    The Noose è introdotta da un flebile battito e una chitarra fautrici di quell’aria tersa di sogno e devozione per ciò che si assiste in quel momento con gli occhi sbarrati. Maynard si dimostra un gran mestierante della voce rimanendo con la stessa tonalità per tutta la canzone nonostante l’ascesa sonora finale degli altri strumenti.
    Blue è composta da una chitarra acustica indefinibile che poi, lascia spazio ad un suono Howerdeliano degno del suo nome.
    Vanishing è rarefatta inizialmente ma l’avvento di Josh Freese e co. sradica quello spirito invertebrato e riporta il brano su binari consoni a questo metal effettato e mai portato al limite.
    A Stranger è la ballata acustica inattesa con un’intima chitarra unplugged contornata da tastiere e violini che formano un sottofondo emotivamente struggente.
    Per ricondurci alla finta rabbia lasciata per strada nella parte intermedia di Vanishing, arriva The Outsider. Il cantato dimostra che Mer de Noms sembra non esser uscito del tutto dalla testa dei due genietti senza peluria. È il brano più simile al primo disco e Billy ritorna duro e insistente nei suoi riff.
    L’intermezzo Crimes formato da un ripetitivo incipit di pelli e da effetti Howerdeliani silenti ma penetranti ci transitano alla successiva ballata The Nurse Who Loved Me. Chicca di Greg Edwards e Ken Andrews è cantata da un MJK debole ma intenso in cui le tastiere e un quartetto di violini plasmano quell’aria di fanciullismo da letto da infanti cullati.
    Dopo la quiete e il coccolamento, arriva Pet con una sirena di chitarra devastante e cattiva. È il brano più duro e la voce dà grande prova di saper cavalcare molte tonalità e ambientazioni.
    “….go back to sleep…..go back to sleep…” è il lascito di Pet, ma vien ripreso in Lullaby con una vocalità effettata che proveniente da sarcofaghi egizi emette gemiti puerili tesi a dormire.
    Gravity è qualcosa che non rende stabile, a differenza del nome del brano. Possiede quel sottofondo che eleva l’involucro umano a mezza altezza e, nè vola, nè sbatte al suolo. Tutto resta in sospeso, ma al termine Maynard ripete “…I choose to live..” e la gravità ritorna presente e ci accompagna docilmente a terra.

    Tutto ciò è finito e la sensazione è che sia un lavoro un pò incompiuto e troppo piatto, senza apici e punti bassi. In questo bilico ci si ritrova e 13 scalini non son bastati per decidere se questo progetto debba andar avanti o fermarsi qui e atrofizzarsi nei suoi limiti. Di sicuro c’è che questo progetto ha dato quel genuino lavoro di nome Mer de Noms e non sarà una band con restrizioni delle major. Quindi, tutto dipende da Billy, che dovrebbe uscire entro quest’anno col suo progetto solista, e MJK, che ha dichiarato che in futuro non vede nulla con i Cerchi Perfetti.

    Grazie del duo!!

    Edited by Mirkobe24 - 15/5/2007, 23:50
     
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  2. minister of r'n'r
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    cosi come per mer de noms, siccome erano diversi mesi che non lo sentivo, me lo son dovuto riascoltare...

    CITAZIONE
    Tutto ciò è finito e la sensazione è che sia un lavoro un pò incompiuto e troppo piatto, senza apici e punti bassi.

    direi che in linea di massima concordo. indubbiamente a questo album manca l'espressività del suo debutto, lo stesso maynard trascine meno l'ascoltatore, a volte come in "the noose" pare quasi "svogliato" (anche se si riprende nel crescendo di intrecci vocali nel finale). il mio pezzo preferito della raccolta è "blue" che vedo una spanna sopra le altre, per il resto regna una specia di piattume che sa di tanto "adagiarsi" dinnanzi alla superbia dell'esordio..un'occasione mancata per confermarsi...ed in futuro (nemmeno tanto prossimo) forse andrà pure peggio.

    bene la rece, si schematica, ma che rende bene l'idea.bravo
     
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    Blue sì mi piace ma non molto come The Noose. Quest'ultima la trovo un capolavoro.

    Come già detto in altri post, certi gruppi farebbero bene a terminare la loro carriera e a non cristallizarsi su loro genere. Bè, per gli APC farei lo stesso. Attendiamo i Puscifer..
     
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  4. Neuros
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    Non mi piace, ad eccezione di Weak And Powerless e Vanishing
    Bella rece :yeah:
     
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  5. minister of r'n'r
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    CITAZIONE (Mirkobe24 @ 15/5/2007, 23:55)
    The Noose. Quest'ultima la trovo un capolavoro.

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    boh, mi ripeterò, ma a parte il finale, cancellerei tutto il cantato di quel pezzo...la base sarebbe pure buona... dimenticavo che tutto sommato, pur senza particolari sussulti pure "pet" non mi par da buttare..
     
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    Bè, anzi. E le ballate A Stranger e The Nurse Who Loved Me? Intime e veramente belle....
     
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5 replies since 15/5/2007, 21:20   275 views
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