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.Foo Fighters - Echoes, silence, patience & grace 
(RCA, 2007)
Tracklist:
1. "The Pretender" – 4:29
2. "Let It Die" – 4:05
3. "Erase/Replace" – 4:12
4. "Long Road to Ruin" – 3:44
5. "Come Alive" – 5:10
6. "Stranger Things Have Happened" – 5:20
7. "Cheer Up, Boys (Your Make Up Is Running)" – 3:40
8. "Summer's End" – 4:37
9. "Ballad of the Beaconsfield Miners" – 2:31
10. "Statues" – 3:47
11. "But, Honestly" – 4:35
12. "Home" – 4:52
Durata: 51: 03
I Combattenti del Foo giungono quest'anno al loro sesto disco, decidendo in primis due istanze assolutamente irrinunciabili: riprendere come produttore Gil Norton ossia colui che produsse The Colour and the shape, il secondo e tuttora miglior disco del combo capitanato dal magnetico Dave Grohl, e di lasciar perdere i doppi dischi riunendo in un solo blocco sia la parte acustica che quella elettrica. Presumo che il titolo possa avere qualche attinenza con l'ultima arrivata in casa Grohl e che perciò Dave abbia desiderato maturare anche sotto l'ottica musicale, non solo quella intima di padre e uomo. Professionista indefettibile (parliamo di qualcuno che ha suonato con Nirvana, Qotsa, desert sessions, Probot) che ha azzeccato sempre la line up, circondandosi di amici e musicisti di valore, che lo accompagnano nei FF dal 1997 circa, senza mai cambiare la line up una volta giunta in formazione definitiva. Terminata la parte dedicata alla storia e al gossip veniamo al disco. Echi, silenzio, pazienza e grazia è un buon disco, che supera abbondantemente la sufficienza e conferma lo stile che ha reso caratteristico il gruppo negli anni, pur essendo una band mainstream ha sempre unito melodia orecchiabile e armonia rock, in un discorso stilistico che è sempre risultato gradevole sia all'ascoltatore rock medio che a quello più di nicchia. Piacciono un pò a tutti e vanno via come il pane: certo i detrattori esistono e va più che bene, altrimenti sarebbe una noia recensire i dischi, bastando una sola reviews per mettere d'accordo tutti. Quest'album non è un capolavoro, nè tantomeno è imprescindibile o la migliore uscita dell'anno, ma si fa ascoltare senza problemi. Inizia con il singolone The pretender, che potrebbe stupire quasi con un inizio che ricorda le melodie di beatles o Simon & Garfunkel, ma l'inizio è subito smentito dall'immediata carica dei foo: veloce, dinamico, pratico e con un bel ritornello a doppia voce. Dicevo appunto che l'acustico non è stato abbandonato, perchè in Let it die, strange things have happened ricompare e fornisce questo clima di distacco tra la ballad romantica e introspettiva (quasi folk cantautorale, nella pura tradizione statunitense, a pezzi più veloci e divertenti, il tutto senza lasciare nè annoiati nè innamorati del disco. Grossomodo il disco prosegue su questa stringa di comando: brani da falò o da caminetto e pezzi da concerto, adrenalinici e vibranti, eccezion fatta per the ballad of the Beaconfields miners, pezzo folk molto retrò, strumentale e dedicato ai minatori australiani rimasti intrappolati nel 2006. Quest'ultimo è particolare e innovativo, vista la produzione precedente. Tirando le somme: far impazzire di gioia il fan, farà piacere all'amante di queste sonorità ma potrebbe benissimo far sbuffare di noia chi ascolta ben altro. Per me un prodotto godibile e valido, che meriterebbe l'ascolto.
Volete il voto? 7/10. L'ho messo per accontentare i fan del voto. Ma è solo la traslazione numerica di quanto ho scritto sopra.
Edited by Sgabrioz - 9/11/2007, 13:31
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Annet .
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I dischi dei Foo Fighters non riesco mai ad ascoltarli per intero, mi snervano, mi annoiano.
Da come ne parli credo che Echoes, silence, patience & grace mi farebbe lo stesso effetto.
Magari ci do un ascolto, giusto per dare un'altra possibilità a Grohl e soci.. -
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Disco che all'inizio mi aveva deluso molto, ma che dopo diversi ascolti ha raggiunto pienamente la sufficienza. Da sottolineare la grandissima cura dei suoni, veramente cristallini in alcuni passaggi.
Un solo appunto alla recensione, The Colour And The Shape non è l'album d'esordio dei Foo ma è il secondo
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Grazie Cappa, piccola confusione. Ora ho rimediato 
Se posso aggiungere qualche cosa alla recensione: ci sono tanti riff e molto più tirati, e in certi punti la batteria sperimenta rispetto al passato. In sostanza è la'lbum della maturità.
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minister of r'n'r .
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direi che il voto, ci può stare....come al solito succede con i loro dischi, almeno secondo me, ci sono un paio, forse tre pezzi micidiali, un 4\5 discreti ed il resto che sanno di "riempitivi". "pretender" è un perfetto singolo apripista, aiutato anche da un video di grande impatto.."cheer up, boys" è catchy da morire, "ballad of the..." un diversivo carino, ma che non mi lascia un granchè...chi li ha amati continuerà a farlo.. . -
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Un buon disco, l'ho ascoltato diverse volte e non mi annoia mai, tranne che per certi passaggi (troppi pezzi semi-acustici e/o "lenti", i Foo devono fare del Rock 'n Roll, sono nati per quello). . -
Kaiowas .
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Con tutto il rispetto per Mr. Grohl, ma l'unico lavoro valido per i miei gusti di codesta band fu l'omonimo debutto. Poi la parabola discendente fino alla trasformazione in una sterile arena-band in balia di MTV_Peccato, il primo album era un piccolo capolavoro, come i Beatles suonati dagli Husker Du... . -
The Fisherman .
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puzza di fake. . -
Kaiowas .
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CITAZIONE (The Fisherman @ 1/3/2010, 23:42)puzza di fake.
Fake?. -
The Fisherman .
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si , una bella canzone dei simply red. .
FOO FIGHTERS - Echoes, Silence, Patience & Grace2007 |
