Rock e dintorni

Posts written by MrBungle82

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    Rileggevo l'ultima pagina di questa discussione ed è sconfortante notare che non è cambiato un cazzo :|
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    Ciao, benvenuto!

    Ci vengono gli occhi lucidi nel ricordare gli anni d'oro di questo forum che ormai sono un lontano ricordo :emo:
    Ma come scrive Felson, ci teniamo comunque a tenerlo attivo, con una piccola speranza che possa tornare a popolarsi (la storia è ciclica, sono convinto che arriverà un giorno in cui non se ne potrà più dei social e si sentirà il bisogno di tornare in spazi dove le discussioni possano essere approfondite e non volatili).

    Grazie per esserti presentato, ci si legge in giro!
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    Nelle ultime settimane mi è capitato di vedere tre filmoni.

    In ordine cronologico di visione:

    The Lighthouse (2019, scritto e diretto da Robert Eggers, con protagonisti Robert Pattinson e Willem Dafoe).



    Film clamoroso, tutto in bianco e nero, girato in 35mm e con un formato quasi quadrato, narra il rapporto di due uomini chiamati a sorvegliare un faro nell'attesa dell'arrivo di alcune imbarcazioni. Il rapporto tra i due è contraddistinto da una tensione crescente, tra conflitti, accuse ed eventi che non si capisce se siano reali o meno. Recitato magnificamente, inquietante, ti lascia addosso delle sensazioni che non ti togli per diversi giorni dopo la visione.
    Uso del sonoro molto particolare e funzionale a creare anch'esso iquietudine.


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    Dune - Parte 2 (2024, diretto da Denis Villeneuve)



    Se vi è piaciuto il primo, facile che questo vi piacca ancora di più. Assolutamente da vedere al cinema, ci sono delle scene epiche pazzesche e anche la colonna sonora (Hans Zimmer) e in generale l'uso del sonoro meritano l'impianto di una buona sala cinema.
    Mi è piaciuto di più del primo perché a mio avviso si mantiene meglio in un binario di compromesso tra cinema hollywoodiano e cinema d'autore, mentre il primo aveva qualche caduta di troppo verso gli stereotipi hollywoodiani (vedi soprattutto il personaggio interpretato da Jason Momoa).


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    Povere creature! (Poor Things) (2023, diretto da Yorgos Lanthimos)



    Altro film che ti lascia un sacco di pensieri e sensazioni dopo la visione (così come The Lightouse). Clamorosa soprattutto l'interpretazione di Emma Stone (deve essere stato devastante per lei interpretare questo personaggio). Il film in alcuni tratti l'ho trovato un po' noiosetto devo dire, ma nel complesso sicuramente una grande opera che indaga diverse questioni sociali, filosofiche e psicologiche che ci contraddistinguono come esseri umani. Un film molto "significante" e che non può lasciare indifferenti.
    Visto il tema, lo sviluppo della trama e i personaggi, il rischio di fare un film che cadesse un po' nel ridicolo era alto, bravissimi invece Lanthimos e gli attori (Emma Stone su tutti) a renderlo perfettamente credibile.
    Particolare la colonna sonora, la cui composizione è stata affidata da Lanthimos a un musicista semi sconosciuto, qui un bell'articolo sul tema.

    Edited by MrBungle82 - 24/3/2024, 14:24
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    Proprio oggi in radio ho ascoltato l'originale e ho fatto il tuo stesso pensiero (pezzone).
    Appena riesco ascolto questa cover
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    Daje!
    Bel suono di chitarra, molto 90's :D

    Dove avete suonato?
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    CITAZIONE (Hot Rat @ 5/11/2023, 14:58) 
    Visiona of a life è un capolavoro. Soprattutto Formidable Cool che è stupenda

    Secondo me è il loro disco più debole invece, i motivi li ho specificati in prima pagina.

    Comunque ultimamente li sto riascoltando parecchio, soprattutto in versione live in quanto si trovano diversi ottimi concerti in qualità pro-shot, tipo questo:



    Più passa il tempo e più mi convinco siano la miglior band inglese degli ultimi 10 dopo gli Arctic Monkeys, se consideriamo quell'alveo di (pochissime) band che dagli anni '00 sono riuscite a riscuotere successo sia tra i critici che tra il grande pubblico (per quanto i WA abbiano raggiunto un successo commerciale decisamente inferiore alle vette irripetibili - almeno per band indipendenti - raggiunte dagli AM).
    Scrivere pezzi melodicamente funzionanti, con sonorità e arrangiamenti di qualità, è molto difficile, soprattutto per il rischio di sembrare banali e già sentiti. Per me i Wolf Alice sono riusciti pienamente ad aggirare questo rischio e a cogliere nel segno, riuscendo a ricamarsi un ventaglio sonoro con richiami chiari, ma senza dare mai l'impressione di plagi o ricalchi troppo evidenti. Inoltre, soprattutto con l'ultimo disco, Ellie Rowsell ha fatto decisamente un salto di livello e oggi, a mio avviso, è una delle voci più caratteristiche e riconoscibili in ambito indie rock.
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    Non sapevo si fossero sposate :)

    Non le conosco molto bene, a parte "Chaise Lounge" che ha fatto il botto, pezzo divertente.
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    Conosco bene, visti una volta dal vivo e avrei voluto rivederli la settimana scorsa ma ho dovuto saltare causa covid.
    Concordo con quello che scrivi, le atmosfere e i pezzi mi piacciono un sacco e vedendoli dal vivo mi ha sorpreso anche la band: batterista e chitarrista davvero bravi!

    Sono un caso davvero interessante. Nati come una sorta di divertissement in un collettivo artistico, alla fine sono diventati più importanti di quello stesso collettivo e stanno avendo un seguito via via maggiore. La scorsa settimana hanno fatto una data a Torino in apertura a Daniela Pes e a Roma (alla data dove sarei dovuto andare io) c'è stato il soldout diversi giorni prima.

    L'ultimo "AOH!" è il loro migliore e quello "più suonato".

    Edited by MrBungle82 - 5/12/2023, 19:27
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    Ho francamente forti dubbi anch'io. A partire dal nickname, fino alle cose che scrivi e le band che conosci, ci sembrano francamente un bagaglio culturale e una maturità se non altro parecchio particolari per uno che dovrebbe essere nato nel 2010.

    Poi oh, magari siamo noi che ragioniamo da boomer e hai veramente 13 anni, anche perché, come giustamente scrivi, non si capisce quale possa essere il divertimento di uno che scegliesse di trollare comportandosi come un utente normale ma solo fingendo sulla propria età.

    Quindi dai, assumiamo che tu non abbia mentito sulla tua età, raccontaci meglio come sei arrivato ad avere questa passione per gruppi non esattamente facili da trovare in playlist o contenuti generalmente condivisi tra i giovani di oggi. Immaginiamo che abbia influito molto l'ambiente domestico e la probabile passione per la musica e l'arte dei tuoi genitori. Ma dicci tu :)
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    Generalmente la frase "nuovi [band x]" si usa per indicare una band che per ruolo nella scena e per caratteristiche sonore ne ricorda una del passato. I GVF rientrano forse nel secondo aspetto, ma assolutamente non nel primo. Non hanno un briciolo dell'importanza e del ruolo che avevano i LZ all'epoca e anche a livello sonoro ne sono una pallida, banale e semplificatoria copia.
    Quindi per me: assolutamente no.
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    Ciao Dario! Certo che mi ricordo di te online, purtroppo non c'è stata mai occasione di incontrarci, ma non si sa mai :)

    Davvero bello il tuo messaggio, grazie per aver scritto!
    Sarebbe bello davvero tornare a scrivere qui, e chissà non possa accadere!
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    Il problema è che il tuo intervento manca di contestualizzazione, oltre che di - permettimi - un italiano chiaro e leggibile.
    Sei entrato a gamba tesa su un topic dedicato ai Noam Bleen, sparando a zero su Ulacco, come se chi legge avesse già nozione di chi sia e di come lavora. Manco stessimo in un forum di ingegneri del suono e Ulacco sia noto a tutti per chi sia e come lavora.
    Ora abbiamo capito, più o meno, cosa non ti piace di Ulacco, ma la prossima volta prova a contestualizzare meglio, vedrai che nessuno ti scriverà di non aver capito 🙂
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    Dipende dall'uso che uno ne fa, ma per quanto mi riguarda e considerando gli effetti nocivi sull'attenzione e la capacità di concentrazione ormai certificati da numerose ricerche, direi più croce che delizia.
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    Io anche sugli altri, ma tant'è 😅
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    Credo Ulacco, che ha mixato/masterizzato il disco dei Noam Bleen.
14387 replies since 21/7/2004
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